"Siamo ancora capaci di pensiero critico ?" è un articolo che affronta il grave problema della disinformazione nella information age.
I social media sono progettati per reazioni spontanee e immediate. Le notizie spesso più altisonanti sono oggetto di condivisione virali, indipendentemente dal fatto che siano vere o meno. La capacità di discriminazione tra vero e falso è in drastica diminuzione, anche grazie alle "illusioni" dell'apprendimento: le distorsioni cognitive.
Inoltre il cervello è un potente pattern detector, in grado di scovare o addirittura inventare correlazioni dove non ce ne sono (da cui nascono superstizioni, convinzioni ecc.).
Ambasciatori dei brand, pubblicità, limiti cognitivi e di memoria, sovrainformazione, mix di notizie vere e false sugli stessi media: un cocktail esplosivo.
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