Capitalismo selvaggio e megacorporazioni alimentari sono un paio di aspetti subdolamente pericolosi del vivere moderno. Fortunatamente in questo caso lo smartphone, dal quale non ci si può separare per non rimanere "orribilmente" isolati dall'universo delle proprie conoscenze, può davvero fare comodo.
Le app come Genius Choice, sviluppato come spin off dalla SISSA, sono certamente un inizio. Nonostante il nome inqualificabile l'idea è interessante: usare il proprio telefono per avere subito informazioni essenziali sui prodotti contenenti allergeni e ingredienti indesiderati.
Si potrebbe ovviamente fare molto, ma molto di meglio. Tanto per cominciare a livello normativo occorrerebbe una legge europea che regoli la creazione e l'uso dei barcode (le aziende possono cambiarli quando vogliono rendendo i prodotti irrintracciabili). Sarebbe inoltre necessaria l'introduzione dell'obbligo di presenza del QR code per avere accesso diretto al database ufficiale dei dati del prodotto, ingredienti, filiera di provenienza, paese di produzione ecc.
In futuro l'uso del NFC del telefono segnalerà anche eventuali offerte compatibili con le proprie necessità, farà il conto complessivo delle calorie acquistate, segnalerà gli ingredienti per una certa ricetta, calcolerà il totale parziale della spesa, indicherà il percorso per trovare un certo prodotto e quello più breve per comprare tutto, farà minispot e suonerà jingle in augmented reality (magari ci sarà uno sconto per doverseli sorbirse).
In questo modo comunque il "consumatore" (sigh) avrà finalmente un'arma per combattere la sistematica disinformazione operata attivamente dalla pubblicità e passivamente dalle "dimenticanze" nel riprodurre i dettagli del prodotto sulle etichette.
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