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Satoshi Kon



Satoshi Kon è stato un regista geniale, animatore, sceneggiatore e autore di manga. Nato a Sapporo, Hokkaidō e membro della Japanese Animation Creators Association.
Si è laureato al dipartimento di Graphic Design della Musashino Art University.

In questa serie di saggi video, BREADSWORD parla con calma della filmografia di Satoshi Kon e di come affronta il concetto di Amore. Il primo ad arrivare è Perfect Blue.

The Magical Characters of 'Tokyo Godfathers'

The Real History of 'Perfect Blue' and 'Requiem for a Dream'

★ The Plan for Satoshi Kon's Final Film: Dreaming Machine

★ The Lost Projects of Satoshi Kon

★ The World of 'Tokyo Godfathers' Is Realer Than Real


Hayao Miyazaki’s World - 'Best of' Booklet

Hayao Miyazaki’s World - 'Best of' Booklet

Hayao Miyazaki’s World - 'Best of' Booklet è un saggio di Tamah Nakamura che spiega come, in Giappone, Hayao Miyazaki sia considerato molto più di un regista, ma un vero pensatore e filosofo.

Il libro attraversa la produzione artistica di Miyazaki, approfondendo ecologismo, simbologia, natura umana e molti altri aspetti in film come "Totoro", "Mononoke", "Nausicaa" e "La città incantata".

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The Philosophy of Miyazaki – Wisecrack Edition

Shohei Otomo

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Shohei Otomo

Shohei Otomo è un artista giapponese che da anni si fa notare con le mostre della sua arte in giro per il mondo.

Tutte le sue opere roboanti, dense di carisma e sicurezza di sé, sono realizzate con la penna a sfera ed uno stile iperrealista e si ispirano alla frenetica vita della conurbazione di Tokyo.

Lo sguardo dell'autore ovviamente va oltre la superficie e si dedica invece ad indagare il lato nascosto, quello dove emerge una attitudine della popolazione spericolata ed indifferente, annegata nello stress.

Nota a margine: suo padre è l'autore di Akira, Katsuhiro Otomo.

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20 anni di playstation - 20 storie su Ken Kutaragi

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Ken Kutaragi


Ventiquattro anni fa, Ken Kutaragi attraversava il quartiere elettronico di Tokyo, raggiante di orgoglio, mentre i fan lo trattavano come un dio. Dopo anni di tentativi di realizzare una console di gioco - tra cui una collaborazione ben pubblicizzata con Nintendo, un tentativo meno pubblicizzato con Sega e dibattiti interni sull'opportunità che la mega azienda di Tokyo entrasse nel business da sola - Sony era riuscita nell intento. Con l'aiuto di centinaia di altri, l'ingegnere quarantenne aveva preso un'idea e l'aveva evoluta in quella che ora conosciamo come PlayStation.

Polygon pubblica 24 succose storie sull'ambiziosa, complessa figura del creatore della Playstation.

L'articolo in formato PDF

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Eriko Kawasaki - Erikottero

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Chissà chi è il giapponese che vive in Italia più famoso. Eriko Kawasaki potrebbe aspirare al "titolo". Simpatica, carina, divertente, parla già bene l'italiano, canta, suona il piano, fa la modella, insegna e sa fare un sacco di altre cose.

E' davvero un'ottima ambasciatrice della cultura del Sol Levante.

Recentemente ha imparato a realizzare e fare editing di video su youtube, ed ha già accumulato 20000 "spettatori".

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Kiyohiko Azuma

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Kiyohiko Azuma

Kiyohiko Azuma, il sottovalutato (secondo me) autore di Yotsuba e Azumanga Daioh, disegna i suoi personaggi nel tipico stile manga "cartoon", ma gli sfondi sono incredibilmente particolareggiati, tanto da essere quasi delle opere d'arte a sé.

In una intervista del 2014 rivela come cerchi di inserire personaggi strani in un mondo realistico.

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Danbo, il robot di Yotsuba

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Kazuo Ishiguro e il Terzo Spazio

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Kazuo Ishiguro
Il mondo accademico chiama "terzo spazio" una teoria sociolinguistica sull'identità e la comunità. La mescolanza di luoghi diversi nella vita di una persona crea una prospettiva unica, basata sulla mescolanza culturale, ed in genere dona una visione esterna che non ha bisogno di schierarsi dall'una o dall'altra parte.

Kazuo Ishiguro ha ricevuto il premio Nobel per la letteratura l'anno scorso, e c'era una certa confusione, soprattutto in Giappone, per quanto riguarda la nazionalità dello scrittore. Nato a Nagasaki nel 1954, Ishiguro si è trasferito nel Regno Unito all'età di 5 anni e ha acquisito la cittadinanza nel 1982. recentemente lo scrittore è stato nominato anche baronetto.

"Alcune gemme del canone della letteratura inglese - si pensi a "Cuore di Tenebra" di Joseph Conrad o a "Lolita" di Vladimir Nabokov - sono state scritte da emigranti di altre nazionalità, utilizzando l'inglese come una seconda lingua. In un'ottica simile, il romanzo della seconda guerra mondiale "Il ponte sul fiume Kwai", scritto dal francese Pierre Boulle, cattura la mentalità degli inglesi e dei giapponesi."

Dopo alcuni racconti inediti ambientati in Inghilterra, Ishiguro si è rivolto al Giappone per il suo primo romanzo, con l'obiettivo di preservare il paese nel suo racconto prima che questo svanisse dalla sua memoria. Ambientato per lo più nel dopoguerra a Nagasaki, "A Pale View of Hills" è impresso con i marchi tipici dell'autore: il narratore inaffidabile e l'auto-inganno che avvolge la memoria. La posizione di Ishiguro gli permette di inchiodare i manierismi giapponesi e le conversazioni circolari, mentre, a distanza in Inghilterra, approfondisce anche le questioni relative alla colpa e alla negazione giapponese.

In seguito ha poi scritto: "Quel che resta del giorno", dal quale è stato tratto il bel film della coppia Merchant Ivory.

Kazuo Ishiguro: 'AI, gene-editing, big data ... I worry we are not in control of these things any more'

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Hirokazu Kore-eda: Shoplifters

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shoplifters

Hirokazu Kore-eda (是枝 裕和) ha vinto la Palma d'Oro a Cannes con Shoplifters (万引き家族 Manbiki Kazoku).

Il pellicola del genere "slice of life" descrive una famiglia che lotta per sbarcare il lunario, e si trova costretta a rubare nei negozi per vivere. Il film è prima di tutto uno sguardo universale sulla definizione di famiglia. Tuttavia il regista ha anche voluto richiamare l'attenzione sulle persone invisibili nella società e sui problemi sociali che vengono trascurati. Nella scrittura della storia si è ispirato alle news dei media per descrivere un fenomeno attualmente in crescita in tutto l'occidente.

Dark Side of the Raising Sun
Can Hirokazu Kore-eda’s success with ‘Shoplifters’ shed some light on poverty in Japan?
Larceny Is Part of Family Love in Cannes Winner “Shoplifters”

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