Sky Attack di Tomy ci ricorda da dove veniamo. Una volta la grafica era preconfigurata sullo schermo e il movimento si simulava con l'accensione di questa o quella maschera dietro la quale c'era una fonte di luce. Il tutto condito da qualche effetto sonoro.
In tutta questa povertà di risorse la cover del gioco (in questo caso di Gary Norman) evocava in modo potente come interpretare quello che stava succedendo sullo schermo.
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