"Giorgio Parisi e la fisica della complessità" è un corto di Gian Luca Bianco e Eugenio Alberti Schatz con la partecipazione di Mirco Rubegni alla tromba girato nel 2013 all'Istituto di Fisica dell'Università La Sapienza di Roma. Giorgio Parisi è un fisico che si occupa di complessità. Sorprendentemente, o forse no, riesce a spiegare i difficili concetti che lo tengono impegnato da decenni con una affascinante semplicità, e simpatia.
I risultati che hanno reso noto Giorgio Parisi a livello internazionale riguardano principalmente i sistemi disordinati ed i vetri di spin (anche noti come spin glass), una classe di modelli della meccanica statistica di cui lo stesso Parisi ha fornito numerose applicazioni in teoria dell'ottimizzazione, biologia ed immunologia. Notevoli anche i suoi contributi nel campo della fisica delle particelle elementari, in particolare di cromodinamica quantistica e sulla teoria delle stringhe. Insegna Meccanica statistica. Insieme a Carlo Rubbia, è l'unico italiano membro della National Academy of Sciences degli Stati Uniti. A trent'anni è diventato membro dell'Accademia dei Lincei. È stato insignito della Medaglia Boltzmann, del Premio Dirac, del Premio Galileo, del Premio Lagrange e della Medaglia Max Planck, che mostra alla fine del film. Recentemente è stato perfino insignito del Premio Nobel.
Gradini che non finiscono mai. Vita quotidiana di un Premio Nobel
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Giorgio Parisi e la fisica della complessità (raiplay)
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