Il nome di Glen Keane è stato un vero e proprio sigillo di qualità della Disney, anche se ora l'animatore è andato via.
Figlio d'arte, da giovane Glen era già un personaggio disegnato nel fumetto del padre cartoonist. Un giorno ricevette in regalo una copia del sommo grimorio dell'arte della matita: Burne Hogarth dynamic anatomy. Dopo gli studi entrò subito nella casa di Mickey e venne accolto sotto l'ala di uno dei più importanti nine old men: Ollie Johnston.
Keane è stato il responsabile dell'animazione di alcuni dei personaggi Disney più mitici, e che hanno permesso la rinascita dopo un periodo buio, nientemeno che: Ariel (La Sirenetta), La Bella e La Bestia, Aladdin e Pocahontas, le cui leggadre movenze feline rimangono a tutt'oggi insuperate.
Amico fraterno di John Lasseter dagli esordi (condividevano lo studio), Keane ha sempre rappresentato il top dell'animazione bidimensionale, mentre Lasseter ovviamente lo stato dell'arte di quella tridimensionale.
La quadratura del cerchio, o forse "la cubatura della sfera", ora che la Pixar ha preso in mano il timone della casa madre, si trova finalmente grazie all'ultimo capolavoro (nonostante qualche tradizionalismo), il 50° lungometraggio: Rapunzel, con il quale il talento di Glen Keane è destinato a ricevere il giusto riconoscimento. Non figura come regista solo per alcuni problemi di salute durante la lavorazione, ma il film è suo.
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