In questa pellicola di quasi 50 anni fa Shirley MacLaine affronta la vicenda quasi autobiografica di un'attrice di commedie americana che si finge giapponese per interpretare la trasposizione filmica della Madama Butterfly ad opera del marito regista.
Pur essendo così datata la sceneggiatura è sorprendentemente rispettosa della cultura giapponese, e controbuì non poco a diffonderla in occidente. Ne vengono illustrati parecchi aspetti e si riesce anche a sorridere dei alcuni tipici stereotipi.
Quella che Shirley MacLaine pensava essere una specie di vacanza si trasformò in un durissimo lavoro a causa della ferrea disciplina imposta alle geisha. Le fu permesso, in via del tutto eccezionale per il tempo, di frequentare una vera okiya per un paio di settimane. Il trucco, molto efficace nel creare gli occhi a mandorla, la parrucca e i costumi pesanti, oltre alle lenti a contatto scure, causarono non pochi problemi all'attrice, che è spesso ricordata per questo ruolo iconico della sua carriera.
menzione d'onore e masayumino d'oro al fido pusher di film per essere riuscito a procurarsi questo raro film
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