L'enigma Escher, la mostra a Palazzo Magnani (Reggio Emilia) che è stata prorogata fino al 23 marzo 2014, si sviluppa lungo tutta la carriera del famoso artista olandese M.C. Escher.
Si inzia con delle litografie e xilografie e la realizzazione di alcune copertine e biglietti di auguri, e poi si entra nel periodo italiano dell'artista, che ritrae in modo sorprendente alcuni scorci del Belpaese. Poi, in seguito all'avvento del fascismo, Escher se ne va dall'Italia e comincia ad interessarsi di solidi Platonici, trasformazione da bidimensionale a tridimensionale, punti di vista originali e architetture impossibili, ispirandosi molto ad uno dei suoi artisti preferiti: lo spettacolare Giovanni Battista Piranesi con le sue prigioni impossibili.
Mano a mano che si segue il percorso della mostra si coglie come sotto tutta quella ricerca di perfezione estetica ci fosse il trionfo del pensiero razionale.
Tra tassellazioni, cristallografie, riflessioni e ripetizioni frattali, si scopre come Escher, che ottenne un certo riconoscimento solo nella fase finale della sua vita, fosse un artista molto avanti per i suoi tempi, perfettamente adatto alla modernità, oggi infatti è divenuto uno dei più famosi e riconoscibili nel mondo.
Piranesi
Escher
★ M.C. Escher on Loneliness, Creativity, and How Rachel Carson Inspired His Art, with a Side of Bach
Add new comment