Lo psicolinguista Giosuè Baggio fa luce sull'entusiasmante campo in evoluzione della neurolinguistica, dove neuroscienze e linguistica si incontrano.
Che cos'è esattamente il linguaggio? A prima vista, si tratta di un flusso continuo di suoni che ascoltiamo, di suoni che emettiamo, di scarabocchi su carta o su uno schermo, di movimenti delle nostre mani e di espressioni sui nostri volti. Ma se ci fermiamo un attimo, scopriamo che dietro questo ricco display esperienziale c'è qualcosa di diverso: i mattoncini più piccoli e più grandi di un gioco di costruzioni simile al Lego, con parti di parole, parole, frasi, frasi e ancora strutture più grandi.
Possiamo scegliere i pezzi e metterli insieme con una certa libertà, ma non tutto va bene. Ci sono regole, vincoli. E non ci sono mezze misure. O un suono viene usato in una parola, o non viene usato; o una parola viene usata in una frase, o non viene usata.
Si è tentati di vedere le lingue come sistemi matematici di qualche tipo. Ma in realtà, le lingue sono calcoli, in un senso molto reale, tanto reale quanto i sensi in cui cambiano oggetti storici, mezzi di comunicazione, voci interiori, veicoli di identità, strumenti di persuasione e media artistici. Ma mentre tutti questi aspetti del linguaggio ci colpiscono quasi immediatamente, come hanno fatto i filosofi per secoli, la connessione tra linguaggio e calcolo non è immediatamente evidente, né tutti gli studiosi concordano sul fatto che sia giusto farla."
Add new comment