Essendo nati e cresciuti vicino ad un grande specchio d'acqua a volte, spesso durante la notte, sovviene improvvisa la percezione dell'immensità dello spazio e di quando noi possiamo essere minuscoli al suo confronto.
E' proprio questa la sensazione che dà l'ultima delle fotografie scattate dal Voyager, 13 anni dopo essere stato lanciato e dopo aver superato l'ultimo dei pianeti osservabili. Il "piccolo puntino blu" è la Terra.
La sonda spaziale della NASA ha approfittato di un particolare allineamento planetario per essere lanciata e viaggia alla ragguardevole velocità di 18 Km al secondo. I tre computer di bordo, datati 1977, sono in grado di svolgere 8000 operazioni al secondo. Un comune smartphone ne può fare oltre 10 miliardi.
Dopo 40 anni il Voyager ha varcato la soglia del sistema solare ed è l'oggetto terrestre di costruzione umana, il nostro messaggio in bottiglia, più lontano da noi, a quasi 18 ore luce dalla Terra.
Si stima che il segnale emesso dalla sonda possa raggiungere le grandi antenne del Deep Space Network per altri 7 anni.
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