Spesso si sottovaluta l'importanza del suono in un opera audiovisiva. Il suono è importante perché coinvolge il pubblico: aiuta a fornire informazioni, aumenta il valore della produzione, evoca risposte emotive, enfatizza ciò che è sullo schermo e serve a dare indicare il "tono". Quando vengono usati bene insieme, il linguaggio, gli effetti sonori, la musica e persino il silenzio possono elevare drammaticamente il video. Ma è ancora più vero il contrario: un cattivo suono può rovinare il video, magari lavorando anche a livello inconscio.
L'audio non può risolvere l'animazione scadente, un montaggio di basso livello o il movimento di una telecamera amatoriale. Tuttavia, quando si tratta di creare un'esperienza completa per il pubblico, l'audio è probabilmente più importante della qualità video. Il suono aggiunge emozione e collega le persone a ciò che vedono. Supporta ogni visuale e ogni taglio, e definisce lo stato d'animo e il tono generale della narrazione.
A Sound Effect intervista il sound designer Wylie Stateman e il montatore Eric Hoehn sul loro lavoro per "The Queen's Gambit", la serie dell'anno a sorpresa su Netflix.
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