Norio Matsumoto è un fotografo che ha puntato il suo obiettivo all'Alaska.
Terra fredda e solitaria, spazzata da venti gelidi e pungenti, ma illuminata dal fiammeggiante tendaggio celeste dell'aurora boreale e da piccoli intensi fuochi dentro ad improvvisati igloo.
Nella foto un uomo perde il suo sguardo all'orizzonte mentre la costellazione di Orione fa capolino nel manto vellutato sullo sfondo.
Facendo una veloce ricerca è facile trovare riportato il mito di Orione, secondo le divertenti parole di Manuela: "C’era una volta, ai tempi d’oro dell’Olimpo, Orione, un bellissimo gigante cacciatore che un bel giorno incontrò le Pleiadi, sette bellissime sorelle, e preso da un attacco di indecisione, si innamorò di tutte e sette!
Da quel giorno cominciò a seguirle in lungo e in largo e ad importunarle: queste poverine, che proprio non ne volevano sapere, stanche di fuggire continuamente, chiesero aiuto a Giove il quale, per salvarle, le pose in cielo a formare la costellazione omonima.
Ma nel frattempo si consumava un’altra piccola tragedia: Orione, che forse un po’ se la credeva, era convinto di essere talmente bravo come cacciatore da riuscire ad uccidere qualunque animale della terra. Questo fatto a Diana, la dea della Caccia, proprio non andata giù e fu così che creò un animaletto piccolo ma fetente, lo Scorpione, che quatto quatto si avvicinò ad Orione il quale, per nulla spaventato considerando la differenza di mole ,fu punto mortalmente.
Dove credete che sia andato a finire Orione dopo la morte? Ma in cielo! Di nuovo dietro alle Pleiadi!
A questo punto le Pleiadi, alquanto scocciate dalla situazione, si rivolsero nuovamente a Giove che, non potendo fare nient’altro di meglio, mise a protezione delle fanciulle un bel Toro con tanto di corna ... e per evitare altri casini, posizionò lo Scorpione il più possibile lontano da Orione."
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