Era inevitabile che prima o poi Masayume si occupasse di Norman Rockwell, massimo illustratore "popolare" del XX secolo. Il suo talento ineguagliabile nel dipingere con ironia le situazioni quotidiane, in ufficio, nel giardino di casa, al ristorante ha accompagnato centinaia di articoli sui magazine di tutto il mondo.
Cominciò a disegnare nel 1910, l'anno della morte di Mark Twain. E mentre pubblicava le sue prime copertine per le strade c'erano ancora le carrozze a cavallo. Le donne indossavano ardite gonne lunghe fino alla caviglia. La sua matita ha accompagnato eventi come la prima trasvolata dell'Atlantico, l'arrivo nelle case del telefono e dell'aspirapolvere. La sua arte si è adattata allo scorrere dei decenni, a enormi cambiamenti sociali, ad una guerra mondiale, sempre rimanendo se stessa.
L'occasione è la scoperta del blog "cent'anni di illustrazioni" di Paul Giambarba, che tratta anche altri artisti molto interessanti come Sarah S. Stillwell, Howard Pyle, Edward Penfield.
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