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Se molti fumetti underground sono dei pugni nello stomaco Brian the Brain, dello spagnolo Miguel Angel Martin, e' un calcio a tutta forza sferrato nelle parti basse.
La storia e' ambientata nell'immediato futuro e racconta di un mondo senza piu' etica, dove la sperimentazione farmaceutica produce aberrazioni e nessuno, tranne il protagonista, si puo' piu' dire innocente. Il tono e' pero' intriso di dolcezza e scindere la trama dagli struggenti disegni dell'autore e' fargli un torto. Martin e' davvero spregiudicato nell'affrontare temi angoscianti, e sembra urlarci con forza che e' inutile nascondere la testa nella sabbia.
Brian va letto, e dopo averlo letto non si puo' dire di non essere cambiati almeno un po'.
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