Gene Roddenberry intorno alla meta' degli anni '60, ha creato il serial piu' longevo della storia: la serie fantascientifica Star Trek. Innumerevoli spettatori sono fan a tal punto da arrivare a scegliere la professione in base al mondo immaginato dal produttore texano. In piena guerra fredda il tattico In plancia e' un ufficiale russo, e Martin Luther King in persona interviene per convincere Uhura a rimanere al suo posto sul ponte di comando.
Le storie erano opera di grandi scrittori e sorrette da una affascinante attendibilita' scientifica, fatta di teletrasporto e curvatura. Il capitano Kirk non era solo uno dei tanti ufficiali della federazione, ma un vero genio strategico. Per non parlare di Spock, probabilmente l'alieno piu' amato dopo Michael Jackson.Piu' di 40 anni dopo questa saga omerica era divenuta vittima del suo stesso peso filosofico, ed i personaggi erano oramai imbrigliati in una continuity di spin off divenuta un labirinto paludoso.
J.J. Abrams, regista, scrittore e produttore, decide di raccogliere la sfida piu' grossa della sua carriera, fatta di successi quali "Alias", "Lost" e "Mission Impossible III". Tanto per ingraziarsi i fan, che gia' lo aspettano al varco, confessa di preferire "Star Wars", prende in mano i personaggi e li scaraventa dentro al prequel piu' riuscito della storia del cinema. Una riscrittura adrenalinica ma fedele al mito che ci regala un nuovo inizio, facendo sparire tutta la polvere accumulata in quasi mezzo secolo a bordo dell'Enterprise.
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