Black Rose Wars di Ludus Magnus Studio è nato dal solito kickstarter di successo. Come tale trabocca di componenti dettati dall'esigenza di definire extended goals che aumentano complessità e "valore percepito" del gioco, ma anche il suo profitto complessivo per il produttore.
E' la classica guerra tra maghi, da 1 a 6, su un tabellone che si compone di stanze esagonali, ciascuna con i suoi effetti, un sacco di miniature e ben sei diverse scuole di magia che si possono usare contemporaneamente. Il mix di elementi di altri giochi, Talisman e Magic tra i tanti, non è perfettamente riuscito. Le continue fasi di admin per aggiornare questo o quel (micro) contatore spezzettano un po' l'azione e l'approccio iniziale sembra più ostico di quanto non sia in realtà, il gioco occupa un intero tavolo ed il vero problema è che non è facilissimo destreggiarsi nella miriade di opzioni a disposizione che rendono il gioco poco controllabile per sé e per gli avversari. Gli proprie azioni sono devastanti solo superficialmente, ed in realtà l'unico effetto reale è di aumentare il proprio punteggio. Più "basket" che "calcio" insomma.
Nonostante tutto è comunque una esperienza visiva suntuosa che cresce partita dopo partita nell'imparare a conoscere il vero potenziale di tutto l'arsenale di effetti devastanti, evocazioni, trasmutazioni, necromanzie e illusioni. Per non parlare della possibilità di modding e house rules che si possono effettuare su una cascata di materiali del genere.
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