Anche l'ispettore Koichi Zenigata, abbonato alla figura del pirla per opera dell'astuto Lupin III, ha un antenato molto famoso. Il suo nome è Heiji Zenigata, un okappiki (poliziotto semplice) che durante il periodo Edo (i primi del novecento) era solito sconfiggere i criminali semplicemente con il suo bastone di ferro e gettando delle monete ("zeni" significa moneta).
Il successo di questo personaggio, inventato da Kodo Nomura per distrarre il figlio costretto a letto dalla tubercolosi, era enorme e fece guadagnare moltissimo al suo autore, che pubblicò le storie del poliziotto per 27 anni consecutivi e lo fece diventare lo Sherlock Holmes d'oriente. Alla fine della seconda guerra mondiale Nomura aiutò un amico la cui ditta era in difficoltà con un prestito di ben 100 milioni di yen (qualche migliaio di yen avrebbero permesso di comperare una villa).
Ecco come Zenigata ha salvato la playstation.
image: Koichi e Heiji Zenigata
Questo e il precedente post su Goemon sono tratti dal libro di Keiko Ichiguchi: "Perchè i giapponesi hanno gli occhi a mandorla", ricchissimo di aneddoti sul paese del Sol Levante riportati di prima mano dall'autrice.
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