How to Train your Dragon (Dragon Trainer) è il nuovo film dreamworks tratto dal libro di Cressida Cowell, autrice anche di "come parlare dragonese", "come arricciare la coda di un drago", "come spezzare il cuore di un drago" e "la guida dell'eroe ai draghi letali".
Cressida è cresciuta su un'isolotto scozzese dal nome segreto, così piccolo anzi da non averne mai avuto uno. Forse proprio questo l'ha ispirata a scrivere le gesta del clan degli Hooligan Pelosi e delle loro disavventure con i rettili alati.
Il film è davvero ispirato e fa un uso del 3D mirabolante. Le scene di volo fanno stringere le grinfie sui braccioli come mai prima d'ora. Il livello raggiunto dal team è oramai quasi paragonabile a quello della Pixar. Gli appassionati possono sbirciare sul canale youtube per assistere alle interviste con autrice, art director, animatori ecc.
Cressida Cowell, Autrice del libro
Sabrina Riegel, Surfacing Supervisor
Shaggy Hornsby, Supervising Animator
Sean Fennell, Crowds Supervisor
Nathan Loofbourrow, Character TDs Supervisor
Darren Holmes, Film Editor
Matt Paulson, Modeling Supervisor
Kristof Serrand, Supervising Animator
JC Alvarez, Final Layout Supervisor
Gabe Hordos, Supervising Animator
Damon Crowe, head of Character Effects Supervision
Phil McNally, head of 3D Supervision
Alessandro Carloni
Art Director
Kathy Altieri - Production Designer
Craig Ring VFX - Supervisor
eppure a me alla preview del
eppure a me alla preview del future film festival era sembrato robetta...però li era una demo tecnica quasi, certe animazioni erano pure senza texture, insomma ingiudicabile...però non mi lascio una buona sensazione, mi sembrava piuttosto anonimamente fumettoso anche se qualche vichingo enorme e sproporzionato, quasi caricaturale, m'era piiaciuto assai
Rimango del parere che solo
Rimango del parere che solo per avvicinarsi alla Pixar ci vorrà ancora tanto tempo...
Se pensiamo al primo tempo di
Se pensiamo al primo tempo di Wall-E probabilmente al livello Pixar non ci arriverà mai nessuno (mai dire mai).
Ma è un salto in avanti rispetto alle produzioni precedenti come Shrek, anche e soprattutto a livello emozionale.
E poi, personalmente, venire improvvisamente a sapere che gli adorabili schizzi di Kei Acedera erano diventati un film mi ha riempito di gioia e stupore.
In reply to Rimango del parere che solo by Fab (not verified)
In effetti il passo avanti
In effetti il passo avanti c'è stato ma devo confessarti che quando ho chiesto a mio figlio (4 anni e mezzo) se avesse preferito questo o Up e lui mi ha risposto "Up!" ho provato un moto di orgoglio.... Dopotutto, come la prima ora di Wall-E, il primo quarto d'ora di Up si mette in tasca tutta la produzione Dreamworks in un colpo solo.
In reply to Se pensiamo al primo tempo di by masayume
quoto quoto quoto! I primi 15
quoto quoto quoto!
I primi 15 minuti di Up valevano da soli l'oscar per il miglior film.
Mai vista una storia che a buttarla giù su carta è retorica pura, mentre sullo schermo diventa poesia. Una sceneggiatura bella come quella di Up è difficile da trovare.
In reply to In effetti il passo avanti by Fab (not verified)
Dipende che si intende per
Dipende che si intende per "livello della Pixar". Se si intende il livello puramente tecnico bisognerebbe cmq notare che loro stessi nel loro ultimo magnifico film (UP) hanno volontariamente deciso di regredire ad uno stile assai più asciutto e fumettoso e di esplodere in dettagli estremi solo in limitati e ben specifici frangenti. Segno che la loro poetica è talmente ampia da prescindere dalla mirabilia tecnologica che pure padroneggiano. Se invece si intende più in generale il livello cinematografico bhè li ti do ragione alal grandissima. La Pixar oggi rappresenta forse il lato più vivo e interessante dell'intero cinema contemporaneo americano (semmai ne esiste uno). Capaci da anni di fare film stratificati, buoni per il bimbo in sala ma contemporanemanete anche per chi il bimbo lo accompagna.
Parlavo proprio del livello
Parlavo proprio del livello cinematografico, e non posso fare che "controquotarti" in pieno :-)
In reply to Dipende che si intende per by Nicola Altieri (not verified)
Tutto verissimo. Però con Toy
Tutto verissimo.
Però con Toy Story 3 e Cars 2 all'orizzonte non vorrei fosse iniziata la parabola discendente.
Nel caso mi premuro nell'individuare più"eredi" possibile :-)
In reply to Dipende che si intende per by Nicola Altieri (not verified)
:-) Mah, quando uscì Toy
:-) Mah, quando uscì Toy Story 2 molti "storsero" ma poi si dimostrò degno seguito, per molti addirittura migliore del predecessore... Per quanto riguarda Cars, per quanto "artisticamente" sembri essere il loro lavoro meno riuscito, temo sia ancora anni luce distante da qualunque lavoro Dreamworks. Inoltre ha creato una pletora di personaggi riuscitissimi e che (purtroppo per me le mie tasche), a livello di merchandising, campano ancora oggi (per "colpa" del mio pargolo sono letteralmente sommerso da Saetta e C. in tutte le dimensioni e le versioni). :-) Terminata l'arringa, lasciati fare i complimenti per il blog che seguo sempre con interesse ;-)
In reply to Tutto verissimo. Però con Toy by masayume
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