Ebbene si, questo è proprio il nuovo millennio, e alla contaminazione di generi si aggiunge anche quella dei media, un fenomeno forse ancora più interessante.
Quando il fumetto si muove verso il videogame nasce la cosiddetta visual novel, un genere sbocciato in Giappone diversi anni fa e che ora conosce la sua maturità grazie a case di produzione come Key, che ha creato il famoso (e imperdibile) Clannad (tradotto in animazione da Kyoto Animation).
Il bello è che proliferano anche gli strumenti con cui dedicarsi a questi nuovi doujin (prodotti amatoriali da comiket).Due dei più promettenti sono: Ren'py e Visual Novelty. Ciascuno con la sua collezione di racconti visuali.
Escoria Point'n Click Adventure Creator on Godot Engine
Update: VNDB: visual novel database
Update: Ren'Py 7.4.3 Released
Escoria, point and click adventure game framework from Godot Engine
Renpy Tutorial #01: How the Hell Do I Use It?
Interessanti come sempre i
Interessanti come sempre i tuoi post!
Sento parlare per la prima volta dei "visual novel" - non che non ne abbia visti, forse, ma non sapevo ci fosse proprio uno sviluppo anche amatoriale di questa forma di giochi-racconto.
Si può arrivare a dire che
Si può arrivare a dire che probabilmente lo sviluppo amatoriale è addirittura prevalente rispetto a quello professionale. Queste "palestre" abbondano e cullano un sacco di ottimi artisti. Il comiket è una realtà impressionante e consolidata (oltre ad essere semestrale) e come al solito in Giappone non si lascia nulla al caso (se possibile).
Ad esempio per diventare autore di fumetti (mangaka) le tappe sembrano essere: iscrizione al club della scuola mentre si continua a disegnare come matti, produzione dei primi doujin, giro al comiket per raccogliere feedback, partecipazione a qualche concorso indetto dalle case editrici, feedback dai redattori, miglioramento costante del livello grazie a esercizio, consigli e lima, pubblicazione su una rivista settimanale/mensile (tirature oltre il milione di copie e periodicità frequentissime). E per i più graditi dal pubblico occhiata di interesse da una casa di produzione di anime, sbarco in TV, aggregazione di un folto gruppo di fan, e infine, addirittura, produzione cinematografica. In questo senso i libri della Ichiguchi sono molto interessanti.
Inutile sottolineare la situazione italiana, distante anni luce dalla possibilità di fare percorsi del genere.
In reply to Interessanti come sempre i by Patfumetto (not verified)
Della Ichiguchi ho letto un
Della Ichiguchi ho letto un paio di libri tempo fa, utili per cercare di capire un pochino il mondo giapponese (in particolare quello fumettistico). In questo senso però sto trovando illuminante anche il manga Bakuman!
Io non ci proverei neanche a fare paragoni tra Italia e Giappone: due universi diversissimi:)
In reply to Si può arrivare a dire che by masayume
Intendevo dire non che è
Intendevo dire non che è inutile fare paragoni, ma che la distanza tra Italia e Giappone (dando per scontato che da noi siamo a livelli bassi di sviluppo del mondo del fumetto, dell'animazione e ciò che ci gira attorno) è anche naturale, data la diversità culturale, e che proprio per questo è difficile stabilire cosa ci manchi rispetto al Giappone - cose diverse, probabilmente.
In reply to Della Ichiguchi ho letto un by Patfumetto (not verified)
In realtà la cosa
In realtà la cosa affascinante del Giappone e dell'Italia sono le numerosissime similitudini. Al punto che io invece quasi mi stupisco quando trovo delle (naturali) differenze. Così, a livello di curiosità, ci sono interessanti analogie a livello geografico, storico e culturale. E la lingua europea foneticamente più simile al giapponese è l'italiano.
Inoltre c'è un grosso interesse degli italiani nel Giappone e dei giapponesi nell'Italia, anche se ben 300.000nipponici sbarcano nel Bel Paese ogni anno contro solo 30.000 connazionali che atterrano nel Sol Levante.
Notiziona: la prossima stagione (gli anime sono divisi in stagioni, 13 episodi circa settimanali per stagione) comincia l'anime di Bakugan. E' già nel mirino proprio grazie alla tua segnalazione.
In reply to Intendevo dire non che è by Patfumetto (not verified)
Sì, ho saputo dell'anime di
Sì, ho saputo dell'anime di Bakugan, ma guardando le poche immagini disponibili mi sembra che il segno rispetto al manga sia stato alquanto "tradito"; per fare un paragone l'anime di Death Note mi sembrava più rispettoso del manga.
Magari è un'impressione, bisognerebbe vedere gli episodi in effetti...
In reply to In realtà la cosa by masayume
In realtà ci stiamo
In realtà ci stiamo confondendo con una "pokemonata" (bakugan) mentre invece il titolo vero è "bakuman".
Ho come l'impressione che allora questo ulteriore grado di declinazione del mix vide/fumetto ti piacerà: bakuman digital comic. ^^
Per strano che possa sembrare nella trasposizione manga->anime spessissimo l'anime è il peggiore, ma avvicina un sacco di gente al manga originale. (un po' come succede nella trasposizione libro-> film)
In reply to Sì, ho saputo dell'anime di by Patfumetto (not verified)
Ah, segnalo che il link a
Ah, segnalo che il link a Ren'py non funziona.
grazie mille della tua
grazie mille della tua attenzione. L'ho corretto ^^
In reply to Ah, segnalo che il link a by Patfumetto (not verified)
Ah! ah!, sì, che confusione
Ah! ah!, sì, che confusione con i nomi (io poi ho una memoria tremenda, e confesso che i nomi giapponesi - e stranieri in genere - li confondo spesso).
Interessantissima la trasposizione animata del manga! Avevo visto cose simili ma più "lavorate"; qui con semplicità di mezzi (un doppiaggio fatto bene e il movimento della "camera" con pochi zoom, efficaci) si ottiene davvero un buon lavoro per chi magari ha difficoltà a entrare nei meccanismi di decodificazione di un fumetto. Che tu sappia queste "trasposizioni" hanno successo? Chi è che le guarda?
E' un discorso che credo utilizzerò in un post sulla crisi del fumetto e i tentativi per contrastarla - se ne parla parecchio nei blog di questi tempi.
Dal feedback sembra che
Dal feedback sembra che l'interesse per questo genere di trasposizioni ci sia. Visto il diffondersi di youtube su tutti i cellulari, e visto l'avvento di ipad et similia, penso proprio che la cosa stia per esplodere, ravvivando l'interesse per un genere, il fumetto, che non può e non deve restare in un angolo.
Tecnicamente è un po' oneroso, infatti questo progetto su Bakuman si è fermato al terzo episodio perchè gli attori non hanno più avuto tempo di dedicarcisi. Ma mi sembra proprio la strada giusta, perchè aumenta il feeling, con le voci, è più dinamico, si possono aggiungere chissà quanti effetti (vignette che vibrano, si sfasciano, si colorano o brillano) e enfatizzano una vignetta soltanto, risolvendo una volta per tutte l'annoso problema di far vedere bene una pagina intera.
Comincia a diffondere ilverbo in Bonelli. Le app di comics su ipad sono fantastiche e i fumetti sono proprio il media che ha giovato di più dell'introduzione del nuovo ereader di apple. Io punto su quello con android comunque ^^
In reply to Ah! ah!, sì, che confusione by Patfumetto (not verified)
Add new comment