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In questo articolo del washington post potrebbe esserci spiegata la chiave del futuro dell'information technology.
Google e D-Wave hanno installato un computer chiamato D-Wave alla Nasa per iniziare la sperimentazione di un nuovo dipo di calcoli numerici, resi possibili dalla fisica quantistica. Nessuno conosce bene cosa possa succedere, ma si stima che i problemi di ottimizzazione possano essere i primi a beneficiarne, con ricadute anche sull'intelligenza artificiale.
Americani…
Americani…
Leggendo qui e là viene fuori che quel problema computazionale è stato appositamente creato per verificare se un computer quantistico funziona sul serio secondo le teorie quantistiche, perché solo un computer quantistico sarebbe efficiente nella risoluzione di tale problema. Dal momento che l'algoritmo si prefigge di dimostrare un certo tipo di comportamento hardware, era aspettato che un computer normale fosse terribilmente inefficiente.
Se dici “il nostro computer è 100 milioni di volte più veloce degli attuali computer”, allora la gente si aspetta che sia davvero così veloce nell'eseguire esattamente gli stessi compiti per i quali gli attuali pc sono usati. Cosa che attualmente non è vera.
Un po' come dire che la gpu è in maniera assoluta decine di volte più veloce di una cpu, perché se fai risolvere alla cpu calcoli e problemi per i quali la gpu è nata e ottimizzata, o usi algoritmi nati per essere efficienti con la gpu su una cpu, la cpu fa schifo. È una verità distorta… perché allo stesso modo puoi dimostrare il contrario, cambiando algoritmo o problema da risolvere.
Hanno creato un computer quantistico in grado di risolvere problemi quantistici in meno tempo di un computer standard. E forse neanche quello, perché alcuni dichiarano che usando l'algoritmo adatto (quindi non quello sviluppato per il computer quantistico), il computer standard sarebbe comunque più efficiente. Quindi mi pare sia solo propaganda alla professor Cane. MILLLLLLE!!!
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