Nel nucleo profondo del mondo dell'animazione giapponese c'è la serie con il nome più spudoratamente arrogante che si poteva osare immaginare: Evangelion.
L'universo di Rei, Asuka e Shinji è un gomitolo di molti degli elementi che hanno maggiore eco nell'immaginario collettivo e si basa su innumerevoli dicotomie, a partire dalla negazione tra parentesi dei titoli della nuova quadrilogia: padre o figlio ? Odio o amore ? Esposizione o isolamento ? Sogno o realtà ? Tecnologia o misticismo ? Inedia o battaglia ? Asuka o Rei ? Misato o Ritsuko ? Angeli o demoni ? Vita o morte ?
Ciascuna di queste contrapposizioni carica di energia una storia così innovativa e potente che ha già avuto bisogno di essere narrata due volte.
E questa è la terza. Può avere un senso ?
Si. Ce l'ha !
Evangelion 2.22 - You can (not) advance
Nell'immagine Asuka con la leggendaria test plug suit trasparente (beh… ok, la parte interessante è fuori dall'inquadratura)
UPDATE: 43 milioni di $ in una settimana. Anche "Yotsuba vuole vedere Eva 2.22".
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