Nel classico Il Professore Matto (rifatto poi con Eddie Murphy) l'insegnante "nerd" interpretato da Jerry Lewis, grazie ad una pozione, diventa super cool e riesce a corteggiare la sua allieva più carina. Purtroppo, a parte gli effetti della durata della pozione, diventa anche un fastidioso schizzato.
C'è una certa analogia in quello che Larry Page in questo periodo sta facendo con google. La pozione si chiama "google+" (un nome che sembra appropriato). Il motore di ricerca offre un sacco di servizi da "nerd" e muore di invidia per il figo della scuola: facebook. Il problema è che se nasci cool o nerd non è facile cambiare, e se riuscirai a cambiare perderai senz'altro la tua vera identità.
A far parte di questa identità che google sembra considerare un bagaglio ingombrante c'è anche google scholar. Un servizio strepitoso che indicizza le pubblicazioni dei ricercatori su determinati argomenti e li rende facilmente consultabili ad altri, contribuendo in modo significativo al progresso scientifico.
Che magnifica associazione!
Che magnifica associazione! ... perfettamente daccordo, ma Google pare non pensarla proprio in questo modo ahimè ;(
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