Dopo il clamoroso risultato ottenuto da Google Deepmind nel Go, il team di OpenAI prova ad affrontare una sfida ancora più impegnativa: costruire una squadra di bot che riesca a fronteggiare i migliori avversari umani del mondo in un gioco "di squadra" e "a conoscenza imperfetta" come DotA2.
La tecnologia usata è molto interessante e mostra aspetti sorprendenti, come essere riusciti a far collaborare un team di 5 bot sottoposti a training individualmente; per riuscirci è stato introdotto un parametro "spirito di squadra". Inoltre la nostra mente vacilla di fronte alle inusitate possibilità dell'AI di piegare il tempo: l'allenamento di un bot permette di accumulare 180 anni di esperienza al giorno, grazie alla parallelizzazione delle CPU utilizzate. E' qualcosa che fa riflettere perchè la rivoluzione della singolarità non sarà evidentemente un processo lineare, ma esponenziale.
Questo è il racconto di com'è andata.
Add new comment