Al momento è stato reso indisponibile quindi per consolarci possiamo guardarci "Creepy Doll", cantata da Gaiman con l'autore della title track di "Portal": Jonathan Coulton:
Un magico certometraggio girato da Neil con Bill Nighy e Amanda Palmer.
Michelle Bretland in arte "Cloaks" si è specializzata nel fornire generosamente alla community una serie di texture di alta qualità. L'uso di queste rifiniture può davvero fare la differenza e permettere di raggiungere un risultato professionale.
La carta macchiata tipo pergamena è un classico immancabile ma ci sono anche cieli magnetici, marmi, legno, tappezzerie e tutto l'armamentario per lanciarsi in creazioni degne di nota.
Shaun Tan è un artista che si è formato partendo da storie di fantascienza e horror nella piccola editoria e che poi è definitivamente decollato con i suoi libri su temi sociali, politici e storici infarciti di immagini surreali e sognanti.
I suoi lavori sono inoltre una fonte di ispirazione per altri artisti e il suo stile è originale ed evocativo.
Cos'avrà la pioggia di così speciale non si sa, ma certo abbondano le canzoni pop/rock ispirate da questo comune fenomeno atmosferico che rende il mondo più luccicante. Perchè non raccoglierle in una compilation ? Beh ci vuol tempo. Fortunatamente in piena internet-age ci sono svariate soluzioni per autocreare una compilation a tema con un semplice click:
cooliris è un plugin per firefox che permette di realizzare meravigliose web gallery e di guardare le foto e video sul proprio computer. E un nuovo, fantastico modo di godere di youtube, picasa, flickr e deviantart ecc.
E dopo questa sbornia di oroscopi, profezie, frizzi e lazzi vari torniamo, anzi precipitiamo con i piedi per terra grazie al terribile Winston Rowntree (non è il suo vero nome), un fumettaro canadese e vegetariano che ha molte, moltissime cose da dire, e tipicamente cerca di dirle tutte in un fumetto solo o quasi.
Subnormality è il suo progetto più importante, una tavola a settimana potrebbe sembrare poco, ma il livello di cura dei disegni è niente in confronto alla mole di testi che vengono sciorinati al lettore, e di cui l'autore per primo si fa beffe.
Il concetto di "normalità" proprio non gli va giù, e lo smonta a colpi di "what if" degni di "ai confini della realtà", occasionali incursioni della mascotte della serie (nientemeno che la Sfinge in persona) e veri e propri poster da appendersi in camera.
La tavola riportata qui a sinistra è intitolata "Se i tarocchi predicessero davvero il futuro" e fa parte dello spin-off: Abnormality
San Silvestro, protettore di boschi, canarini distratti e anche degli Hard Disk (siamo messi bene).
Per chiudere l'anno non poteva mancare quindi una bella utility di backup, free, semplice e potente, con la quale salvare lo scibile dentro ad una intera partizione, il che può addirittura rappresentare una clamorosa scorciatoia invece di reinstallare tutto il sistema operativo con i suoi programmi, browser, password ecc. ecc.
"Viet-My Bui è una piccola 21enne vietnamita che somiglia ad un ragazzo preadolescente, adora mangiare e è ipnotizzata da tutto quello che riguarda il cibo. E' costantemente affamata e le piace perdersi a pensare cosa mangerà l'indomani.
Pranza spesso ma è rimasta in linea per ben sei anni. Capisce che è una cosa bella ma teme che il suo corpo sia in realta una bomba di colesterolo a tempo e che tra vent'anni si gonfierà all'improvviso durante il sonno e affogherà in 40 anni di investimenti in depositi di grasso.
Le altre cose che Viet-My fa tutto il tempo sono disegnare, dormire, parlare e ridere - a volte contemporaneamente (con un po' di impegno). Le piacciono i doppi sensi sciocchi e le barzellette scarse. Usa spesso il suo (fantastico) umorismo per uscirsene dalle situazioni imbarazzanti.
Studia Legge all'università di Melbourne e ha scoperto di odiarlo. Il suo sogno è seguire arte e design una volta diplomata. Un giorno, un giorno.
La si può chiamare in qualsiasi modo tranne Viet, che è il nome di suo padre e suona un po' strano.
Ah... una volta è caduta dalle scale, da piccola."
Sei donne vivono le loro vite tranquille e normali a Tokyo. Le possiamo osservare compiere i loro gesti, il loro destino si incrocia subdolo e sottile mentre una storia narrata in modo non convenzionale si dipana sullo sfondo, sotto al cielo della città.
Un cielo sempre presente ed immutabile, impassibile testimone del lento scorrere del tempo. La dimensione quotidiana restituita con efficacia sullo schermo anche allo spettatore che assiste allo svolgersi degli eventi con lentezza quasi documentaristica, in modo che questi risuonino nel vissuto di ciascuno.