CGI did, in fact, ruin movies
Ebbene si, visti i primi timidi risultati di 20 anni fa, avevamo tutti il sospetto che la Computer Grafica avrebbe rovinato il cinema. Ora è una certezza. Il baricentro della realizzazione delle pellicole di maggiore successo si è spostato in postproduzione ed effetti speciali. Ogni aspetto della "pellicola" (rendiamo omaggio a chi non c'è più) ora è controllabile dagli infiniti eserciti di operai della CGI, il controllo è assoluto, le possibilità infinite, praticamente non c'è più alcun vincolo ed infatti è andato tutto a puttane.
Solo alcuni avveduti cineasti, con saggia misura, usano la CGI in piccole dosi, spesso di notte e con la pioggia per nasconderla il più possibile. I più facoltosi tornano ai "practical effects" ma i costi lievitano in modo sproporzionato. Decenni di cinema del passato sfolgorano del loro naturale realismo dovuto al fatto che gli effetti, presenti fin dalla notte della prima proiezione, erano creati da geni come Harryhausen, Bottin e co. In assenza di tecnici talentuosi i registi erano costretti a misurarsi con i vincoli realizzativi, e fare sfoggio dei loro muscoli creativi. Ora non più, purtroppo.
Fortunatamente oramai la gente inizia a stancarsi di questi stufati di pixel e diserta le sale (ok, anche per qualche altro motivo serio). Nel frattempo la difficoltà di scovare un equilibrio sta per andare incontro alla tentazione di resuscitare le superstar del passato, ora grazie anche ai deep fakes è tecnicamente possibile. A quando il primo oscar ad un attore trapassato ? Sarà per gli effetti speciali ? Non è che per caso è già successo ?
Il Cinema è artificio, tutto è finzione, storie, personaggi, spesso anche le ambientazioni (interni ed esterni), ma per animare questo artificio occorre un cuore pulsante che la tecnologia digitale spessissimo soffoca irrimediabilmente. L'eterno riproporsi della dicotomia uomo-macchina sarà al centro di questo secolo, in ogni ambito e settore.
★ 14 Warning Signs That You Are Living in a Society Without a Counterculture
Nell'immagine "The Intrinsic Perspective" by Alexander Naughton : l'occhio umano è capace di scorgere un singolo fotone nel buio.