High Score Girl (ハイスコアガ) è un manga di Rensuke Oshikiri tradotto in anime da J.C. Staff.
La storia parte come una commedia romantica degli anni '90 e ruota intorno alla vita del giocatore Haruo Yaguchi, la scena delle sale giochi (ゲームセンタ), e i cambiamenti che si sviluppano nel corso del tempo.
High Score Girl è conosciuto per il suo stile originale, le riproduzioni accurate degli arcade game e dell'hardware e anche la rappresentazione della sottocultura dell'epoca.
Non c'è immagine che potrebbe rappresentare meglio "La Rivoluzione di Utena" (少女革命ウテナ, Shoujo Kakumei Utena). Uno degli ultimi grandi classici anime (la serie è andata in onda nel 1997).
Le analogie con la Rosa di Versailles (una certa Lady Oscar) si sprecano, a partire dalla protagonista che va in giro con la divisa scolastica maschile, il simbolismo delle spine e la rivoluzione evocata fin dal titolo. Su tutti infatti grava una strana atmosfera, una calma prima della tempesta. E che tempesta !
Nei tre archi (stagioni, 13 episodi ciascuna) in cui la storia si dipana i protagonisti sono destinati ad affrontarsi in duello in un presente alternativo surreale, impalpabile e intriso di magia, anche grazie ad una regia sopraffina e a una colonna sonora che definire unica è dir poco.
Taishou Yakyuu Musume (大正野球娘。, le ragazze del baseball dell'era Taishou) è un anime in 12 episodi realizzato con grandissima cura da J.C.Staff ricco di personaggi memorabili, immagini splendide e momenti esilaranti.
La particolarità è che il cast delle protagoniste agisce appunto nell'era Taishou, un periodo della storia giapponese che va dal 1912 al 1926. Un'epoca in cui si iniziavano a indossare le marinarette, ma a scuola si andava ancora con il kimono. La condizione femminile è influenzata dal retaggio del passato (cosa che avviene ancora oggi) e l'anime si sviluppa proprio intorno al tema dell'emancipazione. Per dimostrare di avere un ruolo nella società le ragazze mettono insieme una squadra di baseball (野球, non softball!) e, capitanate dalla loro insegnante americana, si confrontano con una squadra rivale composta da ragazzi. Ma la vera sfida e verso loro stesse e la loro capacità di essere realmente determinate fino in fondo.
La perfetta tsundere è rossa e spesso indossa una plug suit, comunque Taiga Aisaka (tigre di nome e di fatto) è la legittima detentrice del titolo visto che tra le altre cose è anche il personaggio che ha vinto il prestigioso premio saimoe 2009 (in finale con l'adorabile svampita Yui di K-On!).
Toradora (tigre e drago) racconta la storia di 5 personaggi e i loro coinvolgimenti sentimentali. Fin qui nulla di nuovo sotto il sole nascente, ma ciò che ha spinto moltissimi fan ad adorare la serie è la caratterizzazione dei protagonisti e le loro reazioni, la maturazione episodio per episodio e l'intessersi di una solida e brillante rete di relazioni da cui è impossibile districarsi prima della fine.
In primo piano troviamo Ryūji Takasu, un bravo ragazzo (come al solito imbranato con le donne) con lo sguardo da delinquente (il drago) e appunto Taiga Aisaka, la tigre portatile (tenori taiga, chibi tora) che è il prototipo del carattere del segno cinese della tigre, minuta, decisa, testarda, impulsiva e aggressiva.
Stavolta J.C. Staff (Azumanga Daioh) fa completamente centro con una vicenda narrata in modo eccellente, con personaggi indimenticabili, ottima animazione e una trama che usa i soliti ingredienti in modo inedito e a tratti decisamente sorprendente. Da non perdere.
Stavolta sembra facile: un distillato purissimo di fanservice con la protagonista che passa dal ruolo di severa presidente degli studenti a quello della cameriera in costume. Una serie da non guardare neanche di sguincio, con il telescopio.
E invece no. Sarà per il candore con cui la protagonista Misaki indossa la divisa da "meido" (wasai-eigo per "maid"), sarà per l'ultraviolenza con cui si trasforma in un angelo di Evangelion per punire gli studenti al minimo sgarro, o sarà per il panico che la coglie quando il più figo della scuola la becca fuori dal locale (ovviamente in divisa) disonorandola all'istante, o sarà per il suo rossore quando capisce che i suoi occhi da quel momento sono solo per lei.
Quanti anni sono passati dalla Bisbetica ("tsun-") Domata ("-dere") di William Shakespeare. Eppure questo tema continua a tornare, questa volta in una inedita salsa moe, dove si va oltre anche gli stilemi più spudorati, con effetti speciali strappati a forza dalla pagina dello shoujo-manga fino alle onomatopee scritte direttamente sullo schermo.
Cosa succederebbe se gli X-men fossero un anime giapponese ? Probabilmente la squadra sarebbe composta da giovani liceali in marinaretta, non si perderebbe troppo tempo a parlare di "problema mutante", ci sarebbe magari una spruzzata di yuri e l'eventuale protagonista, lungi dall'essere tarchiata e pelosa con unghioni di adamantio retrattili, sarebbe una tsundere con il pieno dominio dei campi elettrici in grado di sparare una moneta addosso ad un'automobile alla velocità della luce (nota per i non avvezzi alla relatività ristretta: la massa diventa infinita).
E per chi si sta chiedendo come mai ad un certo punto la protagonista venga chiamata "biri-biri", questa è l'onomatopea per lo shock da corrente elettrica! (altre onomatopee giapponesi).
Aoi Hana (青い 花) è un anime tratto dall'omonimo manga di Takako Shimura e diretto da Kenichi Kasai.
La storia tratta delle relazioni e dell'amicizia tra le studentesse di due scuole vicine (in Giappone le storie amori saffici vengono definite yuri: "giglio"). La realizzazione è impeccabile, la trama procede senza fretta, come si conviene ad un racconto sentimentale. Tra musiche eccellenti e incredibili sfondi acquerellati si imparano a conoscere soprattutto le due protagoniste, Akira e Fumi. Mentre tutto il cast è animato dalle voci di professionisti ben noti per quest'ultima è stata scelta una esordiente, capace di donare con le sue volute incertezze ed esitazioni un tono perfetto per il personaggio, che diviene il fulcro sul quale si regge questo meraviglioso castello di atmosfere.
Hatsukoi Limited (初恋限定) è la storia dei primi amori (hatsukoi) di un gruppo di ragazzi e ragazze, di come certezze incrollabili siano destinate ad essere ribaltate, di passioni infinite, incontri e batticuori. Lo stile narrativo è abbastanza originale e non la tira per le lunghe, ma mette a fuoco una coppia di personaggi per ciascuno dei 12 episodi (ecco il perchè del "limited" nel titolo), tessendo una tela di relazioni interessante da guardare nel suo complesso.
L'immancabile dose di fanservice della trasposizione animata del manga di Mizuki Kawashita non è letale e la serie si rivela realizzata con un ottimo character design e una sigla finale che è un vero tormentone.
La giovane pianista geniale e sconclusionata del titolo interpreta alcuni dei pezzi classici per pianoforte piu' importanti della storia della musica. La serie, nata dal manga di Tomoko Ninomiya ha visto due realizzazioni in animazione e due in "drama", ed ha collezionato un mucchio di premi.
Nel paese dei manga esistono anche le strisce, quel genere strano e affascinante dove il tempo è scandito in pochi disegni cui appartengono i Peanuts di Charles M. Schulz.
Azumanga Daioh è un anime nato da una serie umoristica a quattro vignette ("yonkoma"). Sei studentesse vivono le loro (dis)avventure dentro e fuori la scuola durante il periodo dei tre anni delle superiori. Parte del corpo insegnante partecipa attivamente: la prof di inglese esagitata, molto vicina agli studenti e rivale di quella di ginnastica, l'insegnante di letteratura giapponese pervertito ma stranamente allampanato. E poi ci sono loro, le protagoniste. Sakaki: altissima, introversa e amante dei gatti. Chiyo-chan: 11 anni, geniale e ordinata ma una schiappa assoluta a soft-ball o in piscina. Kagura atletica e abbronzata che ha eletto Sakaki a sua nemesi personale. Tomo, energetica e ottusa, Osaka, spompata e lenta, Yomi: meganekko sempre a dieta.
La ripetizione di situazioni-tormentone al limite dell'assurdo, la semplicità delle ambientazioni, dei dialoghi e della caratterizzazione dei personaggi, il doppiaggio strepitoso e la colonna sonora rendono questo strano anime una piccola-grande perla che non può che essere uno dei pezzi forti di qualunque collezione. Imperdibile.