A Legendary JRPG Series is Born! | Tengai Makyou ZIRIA (1989, PC Engine) è un video di Import Gaming FTW! dedicato al primo oscuro gioco di ruolo mai pubblicato su CD. In parte documentario, in parte recensione, il video esplora il modo in cui Hudson Soft e RED Company si sono unite per realizzare questo leggendario gioco di ruolo per il sistema PC Engine CD-ROM, il suo impegnativo sviluppo, il gameplay e la storia, nonché l'eredità di questo gioco, il primo della serie "Far East of Eden".
In breve, questo titolo rivoluzionario, uscito nel 1989, ha aperto la strada allo stile più cinematografico dei giochi di ruolo che sarebbero diventati popolari negli anni '90, grazie all'inserimento della voce recitante e di scene di intermezzo animate diverse da quelle precedenti.
Il canale, decisamente per appassionati, prende in esame le moltissime uscite che avvengono solo in Giappone e che non arrivano praticamente mai in occidente.
Quando avevo 8 anni ho subito un imprinting potentissimo a causa di Go Nagai e dei suoi Super Robot, in particolare Goldrake. La serie anime ha avuto un enorme successo anche in Francia, dove ha mantenuto il titolo originale: "Grendizer".
Con l'arrivo anche dei videogame restava questa enorme lacuna: ma possibile che non ci sia un cavolo di videogioco che ti permetta di pilotare un Super Robot ? Ci sono voluti quasi 50 anni ma finalmente Microids corre ai ripari. E' l'unico videogame che io abbia mai preordinato, tanto per me è da avere comunque a tutti i costi. Fortunatamente, nonostante il budget basso, sembra riuscito decisamente bene, anche se è tutt'altro che un capolavoro. Per i fan di vecchissima data quindi basta quello. Nella prodigiosa versione in italiano viene addirittura colmata l'(imperdonabile) assenza del leggendario ma oramai pluriottantenne Romano Malaspina (il suo "TUONO SPAZIALE !" mi dà sempre i brividi). Doppiaggio e adattamento in italiano impeccabile a differenza dell'originale (francese).
Mini Tokyo 3D è un capolavoro di mappa dinamica della capitale giapponese, che mostra perfino i treni in movimento, grazie alla collaborazione con il Public Transportation Open Data Center (公共交通(こうきょうこうつう)オープンデータセンター ).
I Futoshiki (不等式, disuguaglianza) sono degli enigmi in stile Sudoku dove occorre popolare i riquadri con numeri che non si ripetono su righe e colonne ma con dei vincoli di disuguaglianza qua e la.
"Masquerade" è uno dei programmi televisivi più popolari prodotti da NTV Japan.
Persone di ogni estrazione sociale partecipano al "talent show" per presentare le loro performance ovviamente molto originali, realizzate con materiali semplici e molto ingegno.
Oltre a preparare i propri costumi e oggetti di scena, i concorrenti si sforzano fisicamente e creativamente per dare il meglio di sé.
Oggi guardare un film è un'esperienza coinvolgente grazie agli effetti speciali, i dialoghi, le colonne sonore, le immagini a colori e molto altro, soprattutto nelle sale cinematografiche. Ma prima che venissero introdotte le tecnologie del suono e del colore, i registi dovevano fare affidamento su un numero molto minore di strumenti per raccontare le loro storie al pubblico in modo divertente.
Circa un secolo fa, in Giappone, la richiesta di aggiungere una nuova componente all'esperienza cinematografica si fece sempre più pressante. Esisteva un ruolo molto affascinante per coloro che potevano arricchire queste storie e immergere il pubblico nell'universo dei film. Essi compensavano la mancanza di suoni, colori o effetti speciali colorando i film con la loro voce: i katsudou benshi o benshi (弁士, "narratori di film"). Ma la cosa ancora più sorprendente è che esistono ancora oggi.
In questo video Land of the Rising Sound | A Roland Retrospective il canale di Alex Ball ci racconta la storia di Roland, che è da 50 anni leader mondiale nella produzione di strumenti musicali elettronici. Il colosso nasce a Osaka nel 1972 dalle ceneri di un'altra compagnia fondata da Ikutaro Kakehashi, la Ace Electrical. Negli anni '80 produce alcuni dei sintetizzatori professionali più usati nelle band pop più celebri del mondo, come il JUPITER-8, o l'SH-101. Il tutto sempre cercando di innovare continuamente, al massimo, la tecnologia.
Yukio Kitta (橘田幸雄) è un illustratore giapponese che colpisce subito per il suo stile classico, fresco e riconoscibilissimo. Le linee sono sempre in competizione per primeggiare sui tipici colori pastello di un'epoca più spensierata.
Fin dagli anni '80 si è cimentato in ogni tipo di illustrazione, ritratti, luoghi, mecha design, sport e cover di videogame e album musicali.
In tutto il Giappone, una vista rimane onnipresente: il minimarket ovvero il "combini" (classica contrazione sillabica da "convenience store").
Molto lontani dai loro cugini americani, i minimarket in Giappone sono senza eccezione, immacolati, ben forniti, aperti 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 e sono... beh, effettivamente convenienti.
Pure Invention: How Japan Made the Modern World è un libro di Matt Alt, traduttore, scrittore e divulgatore che vive in Giappone. E' la storia di come il Giappone sia diventato una superpotenza culturale grazie alle fantastiche invenzioni che hanno catturato - e trasformato - l'immaginazione del mondo, dal karaoke e il walkman agli anime e alle emoji, per non parlare di Pac-Man e Zelda, ovviamente.
Durante il "miracolo economico" degli anni '70 e '80, il Giappone sembrava esistere in un futuro prossimo, con la tecnologia superiore di Sony e Toyota, mentre l'Occidente lottava per recuperare il ritardo. Poi il catastrofico crollo del mercato azionario del 1990 ha dato il via a quelli che i giapponesi chiamano i "decenni perduti". La fine del boom avrebbe dovuto far precipitare il Giappone nell'irrilevanza. Ma in "Pure Invention", Matt Alt sostiene che è proprio allora che le cose si sono fatte interessanti, quando ancora una volta il Giappone è arrivato al futuro un po' prima di tutti noi.
Dopo la Seconda guerra mondiale, il Giappone si è arricchito vendendo al mondo ciò di cui aveva bisogno, sotto forma di automobili, elettrodomestici e microprocessori migliori. Ma ha conquistato i cuori grazie a una cultura pop selvaggiamente creativa che rispondeva alla vita moderna in modi nuovi. Mentre le reti sociali e di sicurezza evaporavano, si scatenò una rivoluzione di gadget geek, aggeggi e voli di fantasia. Hello Kitty, il Nintendo Entertainment System e gli imperi dell'intrattenimento illustrato come Pokemon e Dragon Ball Z sono stati più che successi di marketing. Hanno trasformato il Giappone nella fucina mondiale delle fantasie e hanno trasformato noi che le consumavamo: il karaoke che rendeva tutti star, le emoji che riscrivevano le regole della comunicazione umana, i mondi di gioco virtuali che offrivano fughe dalla realtà e nuove prospettive su di essa.
Tra saggio ed ennesima fan fiction di noi innumerevoli appassionati del Sol Levante, da non perdere.