Imparare il giapponese "giocando a magic": Kanji Battle
Stratelibri porta in Italia Kanji Battle, che è disponibile già da questo mese nei negozi specializzati.
La confezione base contiene ben 100 ideogrammi che servono per superare il JLPT5, il primo livello dell'esame ufficiale di conoscenza della lingua giapponese.
Kanji Battle è soprattutto un gioco rapido e semplice da apprendere, grazie al quale ci si diverte immergendosi nel Giappone più magico, e imparando i suoi kanji senza studiare.
Utilizzando le carte presenti in questa confezione si indosseranno i panni di uno stregone giapponese ed si affronteranno altri maghi che bramano il potere che il Kirin garantisce ai suoi padroni.
Per ottenerlo, verranno formulati incantesimi combinando il potere che ogni kanji conferisce alle carte.
Turno dopo turno, verranno disposti in combinazioni sempre nuove per creare gli attacchi più stupefacenti ed ottenere una delle 3 carte kirin che garantiscono la vittoria.
Ci scrive Noemi Zucchi, responsabile di Stratelibri: "Per la versione italiana, la curatela è stata affidata al professore Simone Dalla Chiesa, ricercatore presso l’università di Milano e insegnante di Linguistica giapponese, Didattica delle lingue dell'Asia Orientale e della lingua giapponese presso l'Università "Ca' Foscari" di Venezia.".
Scarica la presentazione ufficiale
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[via Falketta]
La geisha del 2000: kaichou wa meido-sama
Stavolta sembra facile: un distillato purissimo di fanservice con la protagonista che passa dal ruolo di severa presidente degli studenti a quello della cameriera in costume. Una serie da non guardare neanche di sguincio, con il telescopio.
E invece no. Sarà per il candore con cui la protagonista Misaki indossa la divisa da "meido" (wasai-eigo per "maid"), sarà per l'ultraviolenza con cui si trasforma in un angelo di Evangelion per punire gli studenti al minimo sgarro, o sarà per il panico che la coglie quando il più figo della scuola la becca fuori dal locale (ovviamente in divisa) disonorandola all'istante, o sarà per il suo rossore quando capisce che i suoi occhi da quel momento sono solo per lei.
Quanti anni sono passati dalla Bisbetica ("tsun-") Domata ("-dere") di William Shakespeare. Eppure questo tema continua a tornare, questa volta in una inedita salsa moe, dove si va oltre anche gli stilemi più spudorati, con effetti speciali strappati a forza dalla pagina dello shoujo-manga fino alle onomatopee scritte direttamente sullo schermo.
Uno spettacolo ! Kaichou wa Maid-sama! (会長はメイド様! )
kaichou wa meido-sama OP
kaichou wa meido-sama ED
L'amore dei giapponesi per le liste
Dopo un po' di attenta osservazione del paese del sol levante non si può fare a meno di notare l'amore della popolazione per l'organizzazione e la compilazione di "liste di cose": i quattro capolavori di Shakespeare (Amleto, Macbeth, Othello, Re Lear), le tre delicatezze rare del mondo, le tre zuppe, i tre grandi chitarristi ecc.
Le Nihon Sankei sono le tre meraviglie del Giappone e sono: l'arco galleggiante del tempo di Itsukushima a Miyajima, la vista dalla montagna di Amano Hashidate a Kyoto e i pini storti di Matsushima.
Ecco la gallery complessiva delle tre.
[via]
caricature con i lego: i cubedude
Angus Maclane, regista di Burn-E (uno spin-off di Wall-E), la sera per rilassarsi si diverte a pescare nella sua collezione di Lego e assemblare simpatiche caricature di personaggi legati all'immaginario collettivo.
La gallery su flickr conta già quasi 300 "cudebudes". Sono belli perchè sono "retro", mostrano un uso molto ingegnoso delle caratteristiche dei vari pezzi, permettono di riscoprire un sacco di personaggi iconici e infine sono dannatamente buffi.
Tra i migliori ci sono: EVE, Iron Man, Wolverine, Tron Guy, l'ispettore Gadget, marshmallow man, black spidey, Indiana Jones, Mazinga Z (!)
la Cosa.
Charlie Bowater
Gli amanti del rosso corrono il rischio di imbattersi in questa meravigliosa fata, opera di Charlie Bowater, giovane illustratrice inglese dal perfezionismo maniacale.
Periodicamente fa capolino nella sua gallery un personaggio sempre mutevole che alberga nella sua testa:
Astrid
Da non perdere anche questo tutorial approfondito sul suo metodo di lavoro, basato su un blocco da disegno, una matita, photoshop CS3 e la sua fida tavoletta Wacom Intuos 3.
paintable.cc
formspring
iamag
tumblr
Sito ufficiale
artstation
instagram
Charlie Bowater Interview
Atomhawk Tutorial: Painting Skin - Presented by Charlie Bowater from Atomhawk Design
Noi i robot
We the Robots è una bella striscia settmanale di Chris Harding che gronda di filosofia proprio come si conviene sia ai pesanti tomi tedeschi sull'arte del pensiero che alla pagina dei fumetti del quotidiano preferito (Peanuts, Calvin & Hobbes docunt).
Mai più senza: Explorer++
Gli odierni PC ospitano diverse centinaia di migliaia di files e quindi c'è bisogno di qualche scorciatoia, oppure un programma ben concepito, leggero e free che riesca con pochi click a passare rapidamente da una chiavetta esterna appena infilata ad un hard disk secondario, dal desktop a quel ramo del disco rigido che ospita la collezione delle immagini di Mio Akiyama e co.
Ecco la soluzione: explorer++ !
Non essendo necessaria alcuna installazione il programma è ovviamente finito di slancio nella pagina delle migliori applicazioni portable
Knight Lore
La trilogia di Sabreman, iniziata con Sabre Wulf e proseguita con Underwurlde, usci tra il 1980 e il 1984 (l'età dell'oro dei microcomputer) e diede lustro a quel piccolo pezzetto di notte con l'arcobaleno che era chiamato Spectrum.
Era un 3D pieno, senza la benchè minima compenetrazione e la prospettiva rigorosamente isometrica facilitava il lavoro del piccolo, glorioso Z80. I possessori di Commodore 64 diventavano verdi di invidia come le mura dei palazzi del gioco nel vedere l'azione svolgersi così perfetta sul gioiello di Sir Clive Sinclair. Alla fine ebbero anche loro un contentino.
Il terzo capitolo gode ora di un eccellente remake che ha occupato ben 4 anni di tempo al suo realizzatore: