Yulia.

Un delizioso cortometraggio di Antoine Arditti

Android è un sistema operativo per dispositivi mobile (come uno smartphone) sviluppato a partire dal kernel linux da una azienda che è poi stata comperata da google. Attorno a questa tecnologia si è sviluppato un consorzio chiamato Open Handset Alliance che permette a qualunque sviluppatore di creare applicazioni per questi gadget in java (c'è chiaramente una estensione di Eclipse).

La cosa bella di tutto questo sta nella parola "open", che sottintende la possibilità di estendere, aggiornare e migliorare il proprio ciappino nero.

E impedire a Steve Jobs di segare flash per alimentare l'app store.

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ADB fastboot etc

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Albuzeedo è un sito che va tenuto accuratamente d'occhio per alcune tecniche interessanti e tutorial rivelatori.

Questo classico reso abbastanza semplice grazie una guida video e tutti i file necessari riguarda uno dei più richiesti effetti di photoshop: la scritta al neon.

E se i pennelli di questo tempo fossero fatti di silicio percorso da corrente che si riverbera alla velocità della luce attraverso microscopici, imperscrutabili anfratti ?

Beh allora questo: arte spingendo bottoni e girando manopole sarebbe una galleria d'eccellenza, che espone immagini in grado di suscitare più di una suggestione. Perchè in fondo l'arte è anche cogliere un significato in mezzo al nulla, ed interrogarsi se questo abbia un senso. Avventurarsi nel proprio mondo interiore attraverso quella porta che è l'opera stessa.

Alcuni esempi: "Ho impiegato il mio futuro costruendo una stella", "L'antica vita delle città", "Un po' d'acqua", "Racconto di Natale".

image: Art Without an Audience

Il periodo di rinascita culturale che seguì la seconda guerra mondiale è spesso chiamato "l'età dell'oro" dei fumetti (e non solo). In quegli anni, a parte il cinema, i comics erano il medium più dinamico, frizzante e colorato in circolazione, ed occupavano all'incirca il posto che probabilmente oggi spetta ai videogame.

Tutte le tavole delle stampe in quadricromia sembrano oggi dei quadri di Roy Lichtenstein. Le trame erano lineari e le caratterizzazioni spesso manichee, ma lo stile roboante e i discorsi aulici, se presi nel loro contesto, risultano ricercati ed affascinanti in quest'epoca densa di sovrastrutture.

Su Golden Age Comic Book Stories si può ammirare una ottima scelta di tavole e copertine originali.

cover by Allen Anderson

In Sushi Cat si sgancia un gattone già abbastanza sferico in una sorta di pachinko gigante farcito di prelibatezze della cucina nipponica.

C'è da tenere conto che il felino blu ingrassa a vista d'occhio mentre precipita verso i tipici contenitori alla base dello schermo.

Lo scopo è quello di riempirsi la pancia per passare al livello successivo. Ma occhio a non mancare i numerosi bonus per arrotondare anche il punteggio.

Dedicato a TyUan che dopo aver organizzato il Cosplay Evolution 2010 ha bisogno di reintegrare le energie spese.

Sushi Cat

UPDATE: E' arrivato il sequel: Sushi Cat 2, pieno di novità.

SEGA sta per rilasciare anche fuori dal Giappone Yakuza 3, meno spudoratamente chiamato "Ryū ga Gotoku 3" (龍 が 如く 3) nel paese del sole nascente.

Si tratta del tipo di gioco che piacerebbe a Niko Bellic, ci si aggira per kabuki cho, il quartiere a luci rosse di Tokyo, cercando di attaccare briga con più passanti possibili, sbronzandosi al karaoke e imparando nuove letali tecniche filmando in giro con il proprio smartphone.

E' stata introdotta una nuova modalità in prima persona, che permette di sbizzarrirsi a decifrare gli ideogrammi dei manifesti in giro per le strade. Attenzione a non fissare troppo qualche duro in giro. Sarebbe subito rissa.

SPECIALE: cosa ne pensa la Yakuza (quella vera).
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Si tratta dell'harlancore papertoy site, un luogo dove l'arte del papercraft viene fatto lo uno stile trendy che richiama il moderno web design.

Non c'è un modo migliore per nobilitare una piccola quantità di carta colorata

Qui a sinistra una parata di personaggi tratti dalla famosa serie di RPG Persona.

tokyoglow-low from Nathan Johnston on Vimeo.

Alcuni degli artisti più in vista della scena odierna spiegano le loro personali tecniche per superare il blocco creativo.

Nicolas Fenton, come nella rotazione delle colture, negli anni pari lavora di più e cerca di guadagnare, mentre negli anni dispari si lascia andare alla sperimentazione. Tom Muller aguzza la vista e approfondisce la riflessione sugli oggetti che lo circondano. Audrey Kawasaki ascolta podcast informativi e mantiene la parte cosciente della sua mente stimolata mentre dipinge.

Adottare qualcuno di questi metodi è un vero e proprio elisir per tornare subito ad esplorare e materializzare mondi fantastici.

images:
Audrey Kawasaki
Chad Hagen
Si Scott
Airside