Game Design

Shards of Infinity

Shards of Infinity
Shards of Infinity combina un livello di strategia e personalizzazione senza precedenti in un'unica piccola scatola. Invece di competere per i punti, i giocatori devono sopravvivere più a lungo dei loro avversari e ridurre la loro salute a zero. Ogni giocatore inizia il gioco con un mazzo di carte di base, e può acquistare nuove carte da uno schermo centrale di sei carte e aggiungere queste nuove carte al proprio mazzo o usarle immediatamente.

Ogni personaggio inizia con cinquanta salute e zero padronanza. Ad ogni turno, puoi spendere una gemma (ovvero soldi) per ottenere un punto di padronanza. Più padronanza hai, più le tue carte diventano potenti. In questo modo anche le carte deboli del mazzo di partenza diventano più potenti col progredire del gioco. Raggiungendo un totale di trenta, si può attivare l'Infinity Shard, che sconfigge istantaneamente l'avversario.

Man mano che si acquisiscono nuove carte, si possono impiegare alleati e campioni per creare la propria strategia. Le carte mercenarie possono essere aggiunte al tuo mazzo come in altri giochi di costruzione del mazzo o possono essere giocate immediatamente dalla fila centrale per la loro abilità; questo aggiunge ancora più drammaticità al turno di ogni giocatore, in quanto un improvviso cambio di un mercenario chiave può alterare il risultato stesso del gioco !

recensione su GSNT
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Justin Gary
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Justin Gary Design Journal
boardgamegeek

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Fukio Mitsuji

Fukio Mitsuji
Fukio Mitsuji (三辻 富貴朗, 1960-2008, aka "MTJ") era un artista e game designer famoso per aver lavorato ai capolavori Taito: "Rainbow Islands" e soprattutto "Bubble Bobble".

★ 103 piccoli post su Fukio Mitsuji di Andrea Babich

Bubble Bobble (1988)
Gamest magazine interview (1989)
Fukio “MTJ” Mitsuji – 1989 Developer Column (Gamest 32)

CVG interview
Sybubblun
MTJ Game Design School


Ricordando FUKIO MITSUJI (1960-2008), il creatore di BUBBLE BOBBLE

Mossmouth: Ufo 50

Ufo 50 Mossmouth


Alla fervente attesa per l'arrivo di Spelunky 2 si aggiunge una nuova mega produzione: UFO 50, una collezione di 50 giochi (non) rilasciati da una immaginaria compagnia di produzione di videogame nel 198x per NES, con le limitazioni su colori, sonoro, grafica, sprite e numero di bottoni del controller ma il gameplay rivisto in chiave moderna, eliminando quindi gli errori di game design tipici dell'epoca.

Al timone alcuni degli sviluppatori indipendenti più interessanti in azione, coordinati dal geniale Derek Yu.

google doc aggiornato
rock paper shotgun
arstechnica.com
resetera.com


Machinations

Machinations game design tool
Machinations è un game design tool - al momento in closed beta - che dovrebbe essere rilasciato entro la seconda metà del 2019.

Ricorda molto gli automi a stati finiti, o le Reti di Petri, ma è progettato specificamente per il game design e per eventi e interazioni tipici dei videogame o boardgame.

Qui nell'immagine a fianco possiamo vedere il core game loop di Pac-Man. Nel video sotto è modellato il funzionamento di Clash Royale.

Machinations: A New Way to Design Game Mechanics


Machinations example of Clash Royale

Metro Exodus e l'immersività

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Metro Exodus è il gioco giusto nel quale immergersi dopo aver sofferto in modo così viscerale per la visione di Chernobyl (HBO).

La russia post-apocalittica immaginata nei libri di Dmitri Glukhovsky è un mondo interessante, sorprendente, nel quale abbandonarsi e respirare l'atmosfera di una fine del mondo non così scontata come quelle dei triti cliché hollywoodiani.

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Creative Constraints - Il potere dei vincoli nella creatività

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Nel suo TED-ed "The power of creative constraints" Brandon Rodriguez ci sottolinea la grande importanza dei vincoli nell'aiutare la creatività. Non sembra qualcosa di così intuitivo, ma questi limiti diventano guide dove appoggiarsi e sostenere un maggior slancio di fantasia.

Ad esempio chiunque conosca la storia dei videogame sa che agli albori, intorno agli anni '70, i chip e la memoria erano così poco potenti che i programmatori e i game designer dovevano continuamente inventare soluzioni che spesso davano il via ad interi generi. Oggi invece che anche uno smartphone è migliaia se non centinaia di migliaia di volte più potente di quei vecchi chip, tutti i giochi si somigliano (per non parlare dei cloni) e sono facilmente etichettabili come appartenenti ai generi che riscuotono maggiore successo commerciale.

Questi vincoli sono così utili che spesso un artista, o uno sviluppatore, sarebbe bene se li imponesse da solo, in modo intelligente, in modo da alimentare la propria vena creativa, non certo per aggiungere frustrazione.

Se il tempo scarseggia, è molto meglio tagliare sui dettagli inutili e focalizzarsi solo su ciò che è essenziale. Ma questo è vero anche quando di tempo ce n'è in abbondanza !

Proof That Constraints Can Actually Make You More Creative
Using freedom within form to support creativity
For A More Creative Brain, Embrace Constraints

Creativity from Constraints: The Psychology of Breakthrough