L'adorabile Vincenzina abita in un mondo astratto e colorato che è un piacere studiare nel dettaglio. Le strisce di Giuseppe Scapigliati sono raffinate e soprattutto divertenti, ed è quasi un miracolo visto che sono dei veri e propri gioielli di design.
Jacques Khouri ha una formazione rigorosa nel campo dell'animazione e la applica ad interessanti sperimentazioni transmediali, come questa storia intitolata "Time & Again" dove ogni vignetta prende vita in sequenza o come nel seguente "Words", dove gioca con la rappresentazione delle parole.
Nintendo ha progettato il suo prodigioso DS perchè potesse essere usato anche per scrivere sullo schermo. Grazie all'uso del pennino la console handheld più venduta della storia (oltre 120 milioni di esemplari) si è rivelata un incredibile aiuto ad imparare il giapponese scritto, ovvero proprio la parte più difficile di questa meravigliosa lingua.
Ecco una lista dei programmi che, grazie al region free, girano tranquillamente sui DS venduti in tutto il mondo:
"Yomesou de Yomenai Kanji DS"
"Kanji Sonomama Rakubiki Jiten"
"KanKen DS 2 + Jouyou Kanji Jiten"
"Nazotte Oboeru Otona no Kanji Renshuu Kaiteiban"
"Shikakui Atama wo Maruku Suru: DS Kanji no Shou"
"Simple DS Series Vol. 33: The Crossword & Kanji Puzzle"
"250 Banjin no Kanken Premium - Zenkyuu Zen-Kanji Kanzen Seiha"
"Kageyama Method - Dennou Hanpuku: Tadashii Kanji Kaki To Rikun"
"Mainichi Shinbunsha Kyouruoku: Saikyou no kanji Drill 5-Man Mon"
"Zaidan Houjin Nippon Kanji Nouryoku Kentei Kyoukai Kounin"
"Zaidan Houjin Nippon Kanji Nouryoku Kentei Kyoukai Koushiki Soft: 250 Mannin no Kanken"
"Zaidan Houjin Nippon Kanji Nouryoku kentei Kyoukai Koushiki Soft: 200 Mannin no Kanken: Tokoton Kanji Nou"
"Kageyama Method: Tadashii Kanji Kakitori-kun Kondo wa Kanken Taidaku Dayo"
Negli anni '80, la prima decade dei pixel controllati con un joystick, i personaggi erano grezzi pupazzi abbozzati e la parte del leone nella fantasia del giocatore la faceva la copertina della confezione, che riportava una suggestiva illustrazione che faceva capolino in modo subliminale durante il succedersi degli eventi sullo schermo.
Mick Farrow ha deciso di spendere un po' del suo tempo libero per ricreare alcuni dei capisaldi dell'epoca cercando di usare per la grafica un grado di fedeltà maggiore alla cover originale.
L'ultimo arrivo made in Farrow è Donkey Kong, dove una ben riconoscibile Peach si sgola in cima alla struttura metallica prigioniera dello scimmione ancora senza cravatta con le iniziali.
In precedenza il nostro si è dedicato ad altri imperdibili giochi quali: Hunchback, Jetpack e Rambo.
Mypaint è un programma free, open source e multi piattaforma che si rivela davvero indispensabile per colorare digitalmente le proprie creazioni.
La sua leggerezza gli permette di competere quasi ad armi pari, ed anzi uscire vincente, dal confronto con il blasonato Painter e simili. Il tutto grazie al fatto che non richiede troppo sforzo al processore per simulare gli aspetti più "materici" della fisica dei colori e quindi riesce a seguire la penna sulla tavoletta in real time.
Inoltre un'altra caratteristica dirompente è la "precise pen", che aggiungendo al contrario un deciso e sistematico ritardo nella risposta smussa il tipico tremolio della mano inesperta e permette di tracciare linee che Giotto se le sogna !
Inutile provare a trovare parole migliori per presentare questo libro sui fumetti e la loro tecnica di quelle che seguono:
"Solo Scott McCloud avrebbe potuto organizzare le sue idee sul fumetto in questo modo. [...].
Manterrà la promessa di "Capire il Fumetto" ?
Per la gioia di tutti, la risposta ad enstrambe le domande è si!"
- Jeff Smith
"Se leggi, scrivi, insegni o disegni fumetti; e intendi farlo;o se semplicemente vuoi vedere all'opera qualcuno che sa spiegare in maniera eccellente, devi leggere questo libro."
- Neil Gaiman
Molto semplicemente la migliore analisi del medium che mi sia mai capitata. Altamente raccomandato.
- Alan Moore
Oto na ri (おとなり, 2009) è un film diretto da Naoto Kumazawa (ora alle prese con la versione live per il grande schermo del fantastico Kimi Ni Todoke).
I protagonisti della storia, la fiorista Nanao e il fotografo Satoshi, vivono in appartamentini adiacenti divisi solo da un muro sottile che permette di sentire tutto quello che succede dall'altra parte. Incontrarsi di persona sembra qualcosa di imbarazzante e quindi i due stabiliscono una specie di comunicazione attraverso la sottile intercapedine che li divide. Al mattino Nanao si rilassa nel sentire il macinino del caffè nella stanza accanto, e alla sera Satoshi si abbandona al dolce suono delle ripetizioni del corso di francese della sua vicina.
Il destino fa capolino nella vicenda e viene addirittura citato in modo esplicito, ma opererà in modo molto indiretto, "disturbato" dagli eventi della vita dei due personaggi che li obbligherà a crescere e superare i loro limiti.
Man, Woman and the Wall (聴かれた女, Kikareta onna no mirareta yoru, 2006) invece tratta lo stesso argomento in modo notevolmente diverso.
La presenza della prosperosa Sora Aoi induce già dall'inizio qualche sospetto (o aspettativa) sulla piega che prenderà la storia, ed effettivamente il suo vicino è destinato a partire per dei trip "di fantasia" ogni volta che la donna entra nella doccia. Ma non è l'unico a fantasticare su Satsuki, che infatti riceve periodicamente telefonate da un maniaco.
La curiosità lo induce ad ingegnarsi e il ragazzo decide di procurarsi un bel microfono per origliare come se fosse proprio dentro all'appartamento di fianco, ma succede qualcosa di imprevisto quando improvvisamente il segnale viene disturbato da qualcosa.
Tom Whalen interpreta perfettamente lo spirito grafico di questo periodo, fatto di echi del passato e stile retro nel quale vengono iniettati decisi tratti di ispirazione moderna.
Le curve sono regolari, perfette come solo i programmi di illustrazione vettoriale possono permettere e la palette sbadita invece sembra uscire da una vecchia cover di un libro anni '70.
La contrapposizione rende tutto più interessante, almeno fino a che qualcuno non troverà un nuovo sentiero nella foresta delle idee.