MooTools è un framework compatto in javascript che offre moltissime possibilità agli sviluppatori web.
Questo approfondito articolo di Smashing Magazine svela parecchi trucchi partendo dal livello per non programmatori e passando per confronti, esempi e tutorial.
Nonostante il lavoro risucchi molte energie nel blog pubblica schizzi vivaci e divertenti, com'è nel suo stile, e ricorrono gatti, polpi (vedi immagine a fianco) e personaggi di anime e comics, ovviamente anch'essi reinterpretati alla sua maniera.
Il successo di Lucky Star ha sconvolto le usanze locali e ha alimentato una grande affluenza al tempio di Saitama in occasione del compleanno delle due shrine maidens Kagami e Tsukasa (con grande smercio di tavolette di legno tradizionali decorate con i personaggi dell'anime).
I monaci del tempio buddista Nichiren Shoueizan Ryouhouji hanno colto al volo l'occasione per cavalcare il trend e catturare nuovi otaku... ehm adepti con la rappresentazione moe del loro pantheon.
Vi si possono trovare la dea della musica Benzaiten , la volpe protettrice del raccolto Inari e c'è anche una rappresentazione di come si prega a mani giunte recitando il famoso mantra: "Namu-Myou-Hou-Ren-Ge-Kyou" tanto caro a Roberto Baggio
Dopo la conferma delle voci sul seguito di Tron, intitolato "Tron Legacy" la Disney sembra essersi completamente riavuta dal torpore e incidentalmente viene svelato anche un nuovo oscuro progetto capeggiato da Warren Spector, l'uomo dietro a Ultima IV e Ultima Underworld, System Shock (Bioshock ma quasi 15 anni prima), Thief e Deus Ex:
Qui su masayume, come anche da quegli snob di Edge Magazine, i giochi tower defense non godono di grande attenzione perchè di solito sono noiosi e ripetitivi come il solitario e campo minato/fiorito. PopCap dimostra che anche questo genere minore può essere divertente da morire (e tornare per giocarlo ancora).
Plants VS Zombies sembra uno di quei titoli demenziali da film di serie B anni '50, ed è proprio così che sullo schermo viene rappresentata l'azione. Zombie e Piante sono adorabili ed esilaranti e le foto non rendono l'idea della cura nelle animazioni. Gli effetti sonori sono perfetti e ogni dettaglio è curato al massimo. Il game design ha qualcosa di miracoloso. E' impossibile smettere di affrontare le ondate di Zombie, e l'ispirazione del team di PopCap era tale che anche i minigiochi sono meravigliosi.
Dave: il vicino matto, il laborioso giardino zen, la lacrimuccia delle noci di cocco rosicchiate, gli zombie acquatici con il salvagente a papera, le piantine capricciose che richiedono di ascoltare musica, le fenomenali descrizioni sulle carte (ispirate a Magic) di non-morti e vegetali. Tutto questo è veramente troppo !
L'intervista a George Fan, game designer di Plants vs Zombies
Sono un po' eccentrico e per questo a volte le cose non vanno bene.
Ma non me ne preoccupo perchè...
...così come c'è un posto giusto al mondo per ogni cosa
ci sarà un posto giusto anche per me.
Nel 2006 il cortometraggio di Kosai Sekine sul disordine ossessivo compulsivo di un commesso in un combini (contrazione di convenience store) ha vinto il primo premio a Cannes.
Beh, come descrivere in modo appropriato un gioco basato sulle parole, con un vocabolario impressionante a cui manca un unico termine: "sconosciuto" ? Dove oltre ad usare gli oggetti evocati si possono anche vedere sullo schermo in azione, e per di più in grado di girare tranquillamente sulla console meno potente in commercio, il Nintendo DS. Sogno o realtà ?
Pare proprio che sia realtà e in autunno sarà possibile scrivere "Medusa", usare la "spada" precedentemente invocata per tagliarle la testa, e far diventare di pietra il minaccioso centauro di cui dovevamo assolutamente liberarci. In caso si abbia in odio la mitologia (è possibile ?) si può ricorrere a qualunque cosa uno abbia in mente, perchè l'unico limite di "Scribblenauts" è l'immaginazione.
Patrick Gunderson, qui il suo sito personale, si diverte a generare immagini tramite Actionscript 3 e Processing mediante algoritmi che coinvolgono piume, fibre colorate, movimenti di particelle e bump map. Ogni foto è accompagnata dalla descrizione dei principi utilizzati dall'autore per crearla.
Sebbene il dettaglio riveli la natura sintetica delle opere, nel complesso queste sembrano di natura organica, anche se evocano certamente suggestioni astratte.
Kurokami (黒神, "dio nero") è un anime che si stacca parecchio dal manga che gli ha dato origine, tra l'altro creato da uno staff interamente koreano. I combattimenti sono piuttosto violenti e Kuro, la povera protagonista (una simpaticissima mangiacavoli davvero pericolosa) viene pestata a sangue per tutta la serie, ma come Rocky incassa e restituisce grazie ad un interessante sistema di "collaborazione" con il protagonista, Keita. Non mancano però toni più leggeri e i 23 episodi vedono un crescendo drammatico piuttosto originale, con rapporti tra i personaggi tutt'altro che scontati. L'atmosfera generale si colloca idealmente tra Death Note e Dragonball.
Square Enix, sponsor anche della trasposizione su schermo, ci ha messo lo zampino e gli appassionati della serie Final Fantasy ritroveranno più di un richiamo all'epico videogame.