La ricerca robotica alla WASEDA University (早稲田大学 Waseda Daigaku, abbrev. Sōdai 早大) è iniziata nel 1970 con WABOT, un progetto interdisciplinare guidato dal professor Ichiro Kato, noto come il padre dello sviluppo dei robot. Nel 1973 il suo team ha completato WABOT-1, un robot umanoide bipede in grado di condurre una semplice conversazione. Nel 1984 annunciarono WABOT-2, che poteva leggere una partitura musicale e suonare un organo elettronico con entrambe le mani e i piedi.
"La ricerca robotica comporta lo sviluppo di tecnologie in vari campi dell'ingegneria e l'approfondimento della nostra comprensione degli esseri umani."
JavaScript è uno dei linguaggi di programmazione più popolari al mondo, ed è ora ampiamente utilizzato anche al di fuori del browser. L'ascesa di Node.js negli ultimi anni ha sbloccato lo sviluppo back-end - una volta il dominio di Java, Ruby, Python, PHP, e più tradizionali linguaggi lato server.
Fortiche Prod è uno studio creativo francese di Parigi specializzato in animazioni 3D ed effetti visivi per pubblicità, videoclip, videogiochi e media mix. Il suo team di artisti e registi esplora costantemente nuovi modi per produrre immagini di qualità. Lo studio si occupa dell'intero processo creativo, dall'ideazione, alla produzione e post-produzione.
Da notare la collaborazione con Riot Games per gli spettacolari video di dei campionati mondiali di League of Legends.
Tutto quello che veniva vissuto in prima persona ora è diventato mera rappresentazione.
Questa frase, che sembra lo slogan del terzo millennio, risale al 1967 ed è di Guy Debord (1931-1994) un filosofo, sociologo, scrittore e cineasta francese, che è stato tra i fondatori dell'Internazionale Situazionista, un movimento della seconda metà del XX secolo che si interrogava sugli effetti del capitalismo.
Si sviluppa sull'osservazione della teoria dell'alienazione (allontanarsi da sé stessi per essere inghiottiti dall'identità dello strato sociale cui si appartiene) e il feticismo commerciale (quando le relazioni economiche contano di più di quelle umane).
Nel suo saggio più celebre: "La società dello Spettacolo" espone 221 tesi numerate e descrive la "separazione delle immagini dalla vita".
"Tutta la vita delle società nelle quali predominano le condizioni moderne di produzione si presenta come un'immensa accumulazione di spettacoli". Le immagini del mondo dettate dalle necessità della produzione capitalistica si sono staccate dalla vita, al punto che lo spettacolo è considerato come "l'inversione della vita".
E la definizione di "spettacolo" è la seguente: "Lo spettacolo non è un insieme di immagini, ma un rapporto sociale fra individui, mediato dalle immagini", una "visione del mondo che si è oggettivata".
Debord insomma afferma che l'effetto di questa "falsa realtà" definita "spettacolo" viene attenuato dai media e dalla pubblicità, e quindi non riusciamo a cogliere il vero impatto che ha sulle nostre vite. Per riuscire a sfuggire da questa attitudine passiva e cogliere una reale realizzazione come individui occorre vivere l'attimo, partecipare in prima persona alle "situazioni" evitando il più possibile il ruolo di "spettatori".
Sembra decisamente un passepartout per capire qualcosa di più sugli effetti dei media attuali. Come al solito 50 anni in anticipo sui tempi.
L'editor online p5.js è un altro di quei tool che permettono, programmando un po', di generare immagini. Usa la metafora visuale di un album di schizzi "software", ed ha una serie completa di funzionalità per disegnare, p5.js, inoltre, include librerie di addon che lo rendono facile da usare e fare interagire con altri oggetti HTML5, inclusi testo, input, video, webcam e audio.
Marco Montemagno (cintura nera 5° dan di nuovi media) intervista il mitico Adrian Fartade, entusiasmante divulgatore scientifico
E non c'è presentazione migliore. Forse per entrambi.
Howard Wimhurst (twitter, facebook, youtube, patreon) ci spiega un paio di principi sull'animazione basata sul contrasto: il contrasto di velocità (che genera la "tensione di prossimità") e il contrasto di dimensioni.
Alberto Vargas (1896 - 1982) è stato un noto pittore peruviano famoso soprattutto per le sue leggendarie pin-up. Usava una tecnica mista acquerello e aerografo.
Sbarcato in USA nel 1916 dopo aver studiato arte in Svizzera lavorò a New York per le Ziegfeld Follies.
Nel 1940 le sue Varga Girls su Esquire ispirarono le classiche decorazioni che comparivano sugli aeroplani americani della II guerra mondiale.
Daniel Liang è un illustratore digitale di Taipei che riesce a realizzare delle atmosfere cyberpunk con un'anima, ad una misura ancora umana, senza cadere nei soliti stereotipi del genere.
L'Inktober è una iniziativa che ha avuto un successo mondiale travolgente, creata da Jake Parker, nella quale bisogna fare un disegno ad inchiostro al giorno e pubblicarlo su twitter con gli hashtag #inktober e #inktober2018 (per quest'anno). Partecipano anche i professionisti, per ritrovare lo spirito di prfare qualcosa al di fuori delle loro - spesso soffocanti - imposizioni lavorative.
Si parte con impazienza ed entusiasmo, pieni di voglia ed energia, ma ovviamente mantenere l'entusiasmo nonostante tutto per 31 giorni consecutivi non è facile. Quindi la prima cosa che si può imparare affrontando l'iktober è ad organizzarsi meglio. Leggere il prompt, il tema del prossimo disegno, in anticipo per farsi venire una idea che non sia troppo scontata (come quella qui a fianco, per il 31° giorno) ma magari nemmeno troppo... "siderale". Jake Parker, nel suo mitico canale è generosissimo di consigli per equipaggiarsi al meglio e affrontare la sfida.
Si rischia di imparare un metodo, provando a migliorare ad ogni tentativo, giorno per giorno. Esplorare, sperimentare e consolidare sono caratteristiche tipiche dei bravi artigiani, e degli artisti produttivi. Si impara a conoscere sé stessi, la propria forza di volontà e il proprio livello di disciplina e perseveranza. E' un po' come una salita in montagna. Quando le cose diventano un po' difficili arriva il dubbio, fermarsi o andare avanti ? A maggior ragione per una missione "triviale" come questa, dove fermarsi non comporta alcuna "penalità". Ma cosa si rischia di non guadagnare ?
Si può riuscire iniziare a costruire una abitudine positiva e di conseguenza si possono aprire nuove strade espressive. Si passa un po' di tempo in compagnia di sé stessi, lontani dagli ammennicoli della tecnologia, da soli con la penna e il foglio e una piccola missione. Anche dal punto di vista psicologico è tutto un piccolo mondo da scoprire, verrà affrontato in pompa magna con 5 ore di impegno per produrre qualcosa di grande o si opterà per una soluzione più agile e veloce, ma che abbia un senso ed un cuore ?