E la luce (fluorescente) fu: Tron Legacy

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Era un film ingenuo, troppo in anticipo sui tempi, buffo e disordinato. E' stato il colpevole della nascita di schiere di nerd (o geek, o come si chiamano in questo decennio) e della devota adozione di milioni di computer. Ha creato uno stile unico e impossibile da confondere ed ha aperto la strada alla computer grafica nelle pellicole.

Ancora oggi e' amato da tantissime persone.

John Lasseter, fondatore della Pixar e a capo della divisione Disney che detiene i diritti del capolavoro visionario é tra queste . Ora esiste anche qualcosa che sembra essere un trailer, con Jeff Bridges ancora nel ruolo di Flynn e l'autore originario Steven Lisberger come coproduttore.

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Il film è stato confermato ufficialmente dalla Disney il 24 luglio 2009 al Comic-con, ed uscirà addirittura in 3D nel dicembre 2010.

★ Things We Learned from the ‘Tron’ Commentary






Ecco il trailer




Un solido impossibile, il vetro

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La lavorazione del vetro avviene da secoli ed e' oramai un "materiale" molto comune. Peccato che per i fisici non sia affatto cosi'. Il mistero che lo avvolge riguarda il fatto che questo abbia la struttura molecolare di un liquido, ma sia comunque molto duro. Il vetro e' il piu' denso e viscoso dei liquidi e un solido piu' disordinato che esiste. Non c'e' solo quello comune costituito da silicio, calcio e carbonato di sodio, ma con lo stesso termine si identificano tutti i materiali con la struttura molecolare disordinata, come ad esempio certi policarbonati e la ceramica.Se si riuscisse a fare luce sul processo che avviene durante la transizione al vetro si potrebbero produrne nuovi tipi con proprieta' particolari, e non c'e' limite al numero di possibilita' che si aprirebbero.

Un altro mistero invece avvolge i rosoni della cattedrale di Chartres, nei pressi di Parigi. Fu il primo edificio costruito con una volta cosi' alta che per sicurezza fu rinforzata con gli archi rampanti, che non erano mai stati usati prima, e fu necessario inventare la gru per innalzare il materiale fino a quell'altezza. Fu disegnata per essere inondata di luce attraverso le sue vetrate e molte di queste contengono una particolare sfumatura di blu chiamata appunto blu di Chartres. Nessuno e' piu' in grado di ricrearle.

"Chartres Blue" (detail)
by Meg McLaughlin

Harold Lloyd

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Harold Lloyd e' rimasto nella storia per la sequenza mozzafiato che lo vede appeso all'orologio in "Safety Last", uno stunt fatto da lui in persona senza effetti speciali (se non la ricostruzione della facciata sul tetto di un altro edificio e una inquadratura piuttosto furba), che causo' anche qualche svenimento quando venne proiettato per la prima volta negli anni '20. Questo momento topico e' stato citato sia da Jackie Chan in "Project A" che da Robert Zemeckis nel finale di "Ritorno al Futuro",

Lloyd era uno dei comici piu' popolari e influenti durante l'era del muto, ed era considerato il "terzo genio", dopo Charlie Chaplin e Buster Keaton.Ecco una carrellata dei suoi momenti migliori.

‘The Freshman’ Hits Criterion: A Short Take On Three Early Harold Lloyd Short Films

Harold Lloyd's "Safety Last" - 1923

Harold Lloyd Compilation

Open Canvas

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Angelo, 24enne artista milanese, ci mostra come si usa Open Canvas, un programma giapponese di grafica raster sviluppato appositamente per essere usato con le tavolette grafiche. OC incorpora una funzione che permette di creare un filmato della realizzazione dell'illustrazione. Molti di questi video si trovano su youtube. Un'ottima idea per far conoscere il software e come viene utilizzato.

Jeffrey Cruz

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Jeffrey Cruz (l'alias sotto il quale si nasconde il malefico Chamba ) ha una impressionante e molto ben frequentata gallery su DA nella quale mostra incredibili doti nell'infondere dinamismo alle sue tavole. Qui sopra per esempio sfodera matita e photoshop e rende omaggio a Kiki e alla sua magica scopa a reazione, ma ci ricorda che per volare possono bastare una trottola ed un ombrello (aperto).

Nel frattempo Ponyo e' uscito in Giappone e da quello che si vede il tono stavolta e' proprio quello di Kiki e Totoro.
Sara' un Natale fantastico !

"Look Out Below" (detail) (c) Jeffrey Cruz

Alan Moore

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Alan Moore e' l'osannato autore inglese di Watchmen, V for Vendetta e molte altre opere cruciali. Definirlo eccentrico sarebbe un eufemismo. Moore ha una personalita' magnetica alimentata da un enorme ego. Condizione necessaria per avventurarsi sui complessi sentieri della coscienza.

Per il suo quarantesimo compleanno, invece di farsi venire la solita crisi di mezz'eta', ha deciso di terrificare i suoi amici proclamandosi Mago (in uno di quei classici momenti in cui british humor e understatement diventano improvvisamente essenziali come l'ossigeno che si respira).

Nel prezioso e introvabile documentario del link che segue lo scrittore parla delle sue umili origini e degli inizi con Doctor Who, lo sbarco negli USA con Swamp Thing e gli altri capolavori, ma queste pietre miliari della storia del fumetto vengono liquidate in pochi minuti e si affronta il fatto di non dare al pubblico quello che vuole, ma quello di cui ha bisogno, del metodo di analisi e sintesi che gli alchimisti chiamavano solve' e coagula, del potere e della natura dell'informazione. Riflessioni che approdano a qualcosa che ricorda l'Iperuranio Platonico, ma in uno stato della cultura che, tra globalizzazione e accelerazione della conoscenza, spinge ad ipotizzare l'avvicinamento di una sorta di "punto di ebollizione", il passaggio da fluido a vapore.

The mindscape of Alan Moore

Alan Moore: L'Arte della Magia.

“Top 10”, il poliziesco seriale secondo Alan Moore

Alan Moore e la città che è come un buco nero culturale

Per ulteriori approfondimenti: il sito che raccoglie le interviste.

V Mask from Pootling via the Ephemerist



Neal Stephenson

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Neal Stephenson, fisico, geografo, drogato di computer e scrittore, emerge dall'oscurita' nel 1994 con il pluripremiato Snow Crash. Folgorato dal profeta del technofeticismo William Gibson, ma a differenza di quest'ultimo da sempre in piu' che volenteroso contatto con il silicio percorso da corrente, riesce a trovare una sua vena irriverente nel cyberpunk aggiungendo quello che al maestro proprio non usciva dalla penna: l'umorismo.

Difficile pregustare una sarabanda di eventi che prende il via con il protagonista, di fatto e pure di nome, dotato di armatura in fibra di aracnide a bordo di un SUV sovralimentato a idrogeno, armato di katana, wakizashi, e una pistola ad aria in grado di rompere quattro volte la barriera del suono che deve consegnare le pizze in scatole che ticchettano come bombe, perche' i 30 minuti dall'ordinazione non vanno superati mai, pena il sempiterno odio della mafia.