La storia della marinaretta

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La storia delle uniformi scolastiche (seifuku), probabilmente il fetish piu' famoso del Giappone, comincia nel periodo Meiji (piu' di un secolo fa) con un kimono, camicia e hakama. In quel periodo inizia anche l'occidentalizzazione dei costumi e presto il ministero decide per il gakuran, una uniforme con il colletto rigido alto ispirata a quella dei cadetti dell'esercito piu' famoso, quello prussiano.

Nel 1920 la direttrice inglese di una scuola femminile di Fukuoka opta per fare vestire alle alunne l'uniforme della marina anglosassone (la piu' possente dei mari). Per un curioso gioco di parole quindi la seifuku diviene sei-lor fuku (dalla pronuncia di sailor, marinaio). Con gli anni poi si impone l'uso del fiocco e di tutta una serie di modifiche che gli studenti apportano per personalizzare la divisa e per comunicare sentimenti. Ad esempio la tradizione vuole che le studentesse chiedano all'oggetto del loro amore il secondo bottone (dai-ni), quello piu' vicino al cuore.

Motteke! Sailor Fuku: traduzione da Lucky Star[via PingMag]

Shiren il vagabondo

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Shiren the Wanderer e' un classico che dopo 10 anni dal suo esordio fa la sua comparsa anche su Nintendo DS (fuori dal Giappone). E' un roguelike e come tale e' un gioco apparentemente molto difficile e scorretto. Nulla di tutto questo. E' dura accettare che se Shiren muore occorre ricominciare praticamente da capo, ma il bello della sfida e' proprio questo. Imparare a identificare un momento critico e cercare in ogni modo di riuscire a sopravvivere. Ogni errore si paga caro e ci sono molti modi di pagare. Sono molto utili alcuni consigli e un paio di avventure romanzate.

Shiren e' l'antitesi dei moderni RPG, dove e' praticamente impossibile perdere e dove una storia viene raccontata in mezzo a mille combattimenti sempre piu' spettacolari ma anche sempre piu' inutili.

Shiren the Wanderer

5 centimetri al secondo

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I banchi di scuola risplendono al sorgere del sole prima che gli alunni arrivino in classe, al tramonto un treno rallenta a causa di una bufera di neve, in mezzo alla campagna di notte le luci lontane della citta' sembrano stelle molto vicine. Un ragazzo e una ragazza iniziano a conoscere i tormenti del cuore ma sono destinati a rimanere lontani e a comunicare solo per lettera, telefono o cellulare.

5 centimetri al secondo e' la velocita' con la quale cadono i petali di ciliegio. Forse e' anche la velocita' alla quale due cuori si allontanano, fino a perdersi.

Byousoku 5 cm © 2007

Cheri Herouard e la Belle Epoque

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Cheri (Louis Marie Aime) Herouard e' stato un illustratore birichino che ha realizzato le copertine della rivista "La Vie Parisienne" oramai quasi cent'anni fa.Roba che uscita fresca dalle stamperie dell'epoca la santa inquisizione avrebbe messo al rogo al calor bianco ma che oggi risulta essere niente di piu' di un simpatico divertissement piccante della Belle Epoque.

Satiri di pietra occhieggiano simpatiche flapper francesine e puttini e cupidi si divertono a sollevare loro la gonna. Alle volte fanno capolino anche le divise dei soldati della Grande Guerra, che termino' brutalmente questa epoca zuccherosa.

image by Cheri (Louis Marie Aime) Herouard

Rolito

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Rolitoland e' il paese dei balocchi di questo giocattolaio francese che adora lavorare con le silhouette, come si vede nell'appena uscito "Patapon".

Il suo gruppo, semper fi, si occupa di character design, web, giocattoli e animazione. Altri siti dove si puo' guardare un po' di "ombre francesi": semper ultimo e mutafukaz

Rolitoland

Arnistotle

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Arnold Tsang vive e disegna a Shanghai. Nella sua gallery si trovano ritratti professionali di personaggi Capcom in situazioni quotidiane e ironiche. Le opere vengono pubblicati nei ricercati artbook Udon. Ha creato anche un tutorial per Painter.

Ha collaborato anche al character design del nuovo gioco degli autori di Crackdown: APB.

Da vedere a tutti i costi la sua gallery su character design page.

Capcom cover Udon Art by Arnold Tsang

Chiara Bautista

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Chiara Bautista, nome di battaglia: "Milk" e' una illustratrice messicana che vive in Arizona.

Le sue opere sono ricchissime, stratificate, sia come presenza di oggetti e personaggi di contorno sia come dettagli e rifiniture. Chiara ama giocare con gli anacronismi e le dicotomie. Il tema presente con costanza e' l'amore, ma nel senso di possesso. Anche le pupille diventano a forma di cuore e spesso ci sono tentacoli che suggeriscono abbracci molto stretti. La musica entra a far parte dell'immagine come un player con una skin che richiama la cornice.

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Chiara Bautista Will Remind You How Addictive Toxic Loves Are
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© Chiara Bautista



8 bit gun tales

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Qualcuno ha creato un programmino che genera nomi di videogame, il VGNG. Roba tipo: 8-Bit Gun Tales, Attack Of The Banjo On The High Seas, Brain-Damaged Toon Underworld, Dynamite Prison Armageddon, Enraged Rocket House, Incomprehensible Penguin Arena, Infinite Nazi on Wheels.

Fin qui nulla di troppo strano. La cosa veramente folle e' che esiste una competizione dove vengono creati i giochi ispirati ai nomi generati causalmente dal programmino. I risultati sono esilaranti.

Furry Punching Nitro (detail) © TooMuchSpareTime
[via Grand Text Auto]

Rom Check Fail

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Rom Check Fail, di Farbs, e' un arguto remix di ogni videogame degli anni '80. Il caricamento della rom si corrompe e l'esecuzione si confonde, il protagonista e gli oggetti vari si trasformano in continuazione mantenendo le proprieta' che li contraddistinguono, in modo da alterare le dinamiche degli originali e diventare un gioco completamente nuovo.

Update: rilasciato il codice sorgente
PyCap un wrapper python per il Popcap Game Framework