Cameron Crowe

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Cameron Crowe nasce come giornalista musicale, e scrive per le colonne di Rolling Stone. Almost Famous è una pellicola autobiografica, che narra le rocambolesche vicende di chi segue dall'esterno un gruppo rock tra una epica esibizione e l'altra.

Il tema della misura del quotidiano di fronte al successo, qualunque esso sia, permea anche Jerry Maguire e Elizabethtown. Crowe si interessa di persone e delle loro storie, più che di trame e colpi di scena. E condisce il tutto con canzoni straordinarie.

E' anche autore del libro-intervista "Conversations with Billy Wilder", una specie di manifesto della sua opera di cineasta attraverso le parole di una leggenda. Per ulteriori notizie c'è il suo sito, molto originale e pieno di informazioni.

Almost Famous @ allposters

Semiotica della Discarica Elettronica

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Gianluca Nicoletti conduce "Melog", un programma radiofonico che parla di televisione e dei tempi moderni. La suadente voce del professore di Perugia mette educatamente alla berlina mode, tendenze, macerie e rovine che si propagano dal teleschermo, ma il tono ironico non nasconde livelli di approfondimento che risalgono alle tragedie greche ed oltre. Il pubblico si divide nettamente in due fazioni e sovente apprezza oppure lancia anatemi biblici contro il conduttore.

Il risultato è una specie di "blob" audiofonico, un viaggio dantesco con noticine a margine che rende chiaro quanto la tv sia schiava dell'immagine (e quindi superficiale) e quanto la radio, che doveva venire uccisa tempo fa, continui a risuonare nella testa di chi la ascolta.

podcast, indice melog
Oscured Television by moviefreak

Open Source Invasion

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Oltre 480 progetti open source tra i più interessanti.

Una ondata di software che copre le più comuni esigenze di audio, video, editing, utilities, mailing & messaging, browsing, applicazioni da ufficio, reporting, gestione progetti, graphic design, file sharing & p2p, ERP ed altro.

Nonosante l'opinione di qualche demiurgo del codice proprietario è oramai indubbio che la condivisione incrementa la qualità del software (e ultimamente la pensano così anche produttori di hardware come AMD e Intel).

"Source" by Nicholas Rougeux

900 tarocchi

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Solandia, in Australia, ospita un interessante sito dedicato ai Tarocchi, con un motore di ricerca, esempi, recensioni e addirittura il significato degli arcani maggiori e minori: aeclectic.net.

I primi tarocchi furono creati nel XV secolo nel nord Italia, a Milano, Ferrara e Bologna e si chiamavano "carte da trionfi". In seguito cominciarono ad essere usati a scopi divinatori.

"Gilded Tarot, Llewellyn Tarot, Golden Tarot" @ aeclectic.net

[via Drawn!]

Mariko Mori

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E' una delle giapponesi più conosciute al mondo, modella, fotografa, video artista, le sue opere coniugano spiritualità e tecnologia, mitologia orientale e cultura occidentale, tradizione e modernità, umano ed alieno.

Dopo aver studiato fashion design negli anni '80, a 20 anni ha fatto un sogno che ha cambiato la sua vita e la sua visione del mondo. La coscienza di essere una creatura vivente è diventata la ragione della sua autorappresentazione.

La rottura della dicotomia modella-stylist e il suo talento hanno accompagnato la sua evoluzione da indossatrice di oggetti di consumo a vera e proria icona. Le sue opere sono così costose che spesso hanno avuto bisogno della sponsorizzazione di aziende come Shiseido e Sony.

The Shaman-Girl's Prayer by Mariko Mori

Racconti sull'Illustrazione

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Graphic Tales è il "blog" di D.B. Dowd, cartoonist, illustratore e insegnante all'universita di St.Louis. Oltre ad una raccolta di materiale prezioso e interessante il sito è anche un vero e proprio corso sulla storia dell'illustrazione. E' raro riuscire a scovare in rete un punto di vista così ad ampio spettro ed approfondito.

Si passa dall'indagine sul significato di parole come "cartoon" e "animazione" alla storia della caricatura, da Leonardo da Vinci ai nostri giorni, passando per Little Nemo.

by Disney's Steamboat Willie
[via Drawn!]

Tauba Auerbach

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Tauba Auerbach, dopo essersi laureata a Stanford, lavora in una bottega di lettering a San Francisco.

I suoi quadri si collocano in un territorio strano, in cui ci si trova di rado, quello che si trova "tra il significato di una parola e la mano che la scrive". Le sue tavole delle lettere (qui a fianco la "I") sono giganteschi arabeschi barocchi nei quali il suono si perde, disperso in mille rivoli di inchiostro tracciati con eterna pazienza.

In molti altri lavori l'artista ricorda e omaggia il miracolo della coscienza, della decifrazione di simboli e sottosimboli, nei quali "quello che vediamo diventa quello che conosciamo".

"I" by Tauba Auerbach
[via Drawn!]