scriptaculous
Gary Haran dimostra le capacità delle nuove versioni di Prototype 1.6 e Scriptaculous 1.8 con il suoSame Game.
Il disclaimer "questo non è flash" la dice tutta.
[via digg]
Gary Haran dimostra le capacità delle nuove versioni di Prototype 1.6 e Scriptaculous 1.8 con il suoSame Game.
Il disclaimer "questo non è flash" la dice tutta.
[via digg]
Oltre 20 anni fa in Inghilterra si scriveva mensilmente la storia del videogame sulle colonne di una rivista destinata a sbarcare anche da noi, il suo nome era una onomatopea secca: Zzap!
Zzap64 è la raccolta di tutte le copie dell'edizione inglese. Contiene interviste a Braybrook, ai ragazzi di Sensible Software e allo staff Lucasfilm Games, tutte le preziose medaglie d'oro, la possibilità di cercare negli archivi tutti i giochi con una valutazione ad esempio superiore a 90% o inferiore a 40% (risate garantite con i fumetti dei redattori con due dita in gola ecc.).
Un eccellente viatico ad una partitella al retro game preferito per immergersi ulteriormente nell'epoca in cui i videogame erano roba da garage e non un business da centinaia di milioni di dollari.
Julian Rignall, Gary Liddon, Gary Penn, Roger Kean nella redazione di Zzap!
circa 1985
L'occhio attento è in grado di cogliere un buon auspicio sul film a cui sta per assistere grazie ad una analisi dei titoli di testa, un po' come quando la sigla dei Simpson è ridotta al minimo, segno che di gag nell'episodio ce ne saranno "a strafottere" (vive la France).
Appena arrivato tra i 100 siti cool dedicati al cinema è "Forget the film, watch the titles", dove il prologo della pellicola viene collocato in quattro diverse categorie: Animazione, graphic design, 3D e un mix dei precedenti.
Uno tra gli esempi ospitati sul sito di questi meravigliosi cortometraggi che anticipano la storia a venire sono i titoli di Lemony Snicket: A series of Unfortunate Events, carichi dello stesso humor noir che pervade tutto il film.
A series of Unfortunate Events opening titles
[via linesandcolors.com]
Bruno Faidutti progetta e realizza giochi da tavolo. Nella home campeggia un bel reportage dell'evento principale per i giocatori da tavolo europei: la fiera di Essen dove gironzolavano ospiti del calibro di Miss Canada e nientemeno che
Bruno è un sociologo, uno storico, un cacciatore di unicorni. Fra i suoi giochi più famosi: Citadels, ma ne ha ideati più di 40. E' appassionato anche di letteratura, musica, cinema, pittura e politica, ed ad ogni luna piena si trasforma in un marxista ortodosso.
alcuni giochi da tavolo realizzati da Bruno Faidutti
Monkey Island: il film, da non confondersi con la blanda copia, è una versione liofilizzata, browser friendly delle avvventure del mitico Guybrush Threepwood.
Aneddoto: l'assurdo nome del protagonista deriva dal programma usato per crearne lo sprite del gioco: Deluxe Paint (il nonno di photoshop). All'inizio si chiamava semplicemente Guy, e quando veniva salvato il software appendeva automaticamente ".brush". Alla fine "Guy.brush" rimase e per il cognome si dovettero inventare qualcosa di altrettanto originale.
"Guybrush ed alcuni amici fanatici della pulizia delle orecchie"
[via gnomeslair]
Graham Goring si è rimboccato le maniche ed ha riportato tra noi il perfido classico di Sensible Software per C=64 e Amiga: Wizball.
Imparare anche solo a muoversi era una piccola impresa, riuscire a riportare i colori nel mondo desolato una mera utopia. Ogni upgrade forniva abilità vitali per progredire e ad accompagnare il mago nella sua avventura c'era il suo fido gatto Catellite. Forse è vero che una volta i giochi erano più difficili.
"Wizball"
front cover art by Bob Wakelin
[via rockpapershotgun]
Il nirvana per un grafico è un metodo semplice ed efficace per "vettorializzare" una immagine bitmap. Oltre ad essere la base di partenza per applicazioni flash, ingrandimenti, elaborazioni, trasformare i pixel in linee è anche IL modo per risolvere la presenza di rumore nelle immagini a bassa risoluzione.
Grazie all'università di Stanford qualcosa di molto simile a questa idea speciale è ora realtà e soprattutto rende giustizia al suo nome:Vector Magic.
Il procedimento è totalmente assistito ed è particolarmente intrigante l'ultima fase, la risoluzione della segmentazione per eliminare anche i più piccoli difetti.
Oltre 150 pattern, perfetti sfondi per il proprio sito web o per una illustrazione, pronti per essere utilizzati liberamente.
Ciascuna trama è pulita a livello di singolo pixel ed i temi sono i più vari, dai tartan alle trame isometriche, dai floreali agli astratti.
"patterns" @ squidfingers
UPDATE: altri pattern da non perdere su the design inspiration
Claudio Acciari disegna con stile... anzi, con molti diversi stili che evidenziano sempre grande sicurezza dei propri mezzi.
Che siano oekaki, fumetti, illustrazioni, dipinti, character design o manga le tavole sono tutte realizzate apparentemente di getto, senza fronzoli inutili, ma tutte trasudano ispirazione, catturano il momento.
Claudio è dotato di un talento multiforme, in dosi tali da suscitare vera invidia.
"Oekaki", art by Claudio Acciari
[via Will Finn]
Zero Punctuation è come i Monty Python recensirebbero videogame, e con tanto di animazioni alla Terry Gilliam
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Yahtzee, inglese in Australia, si occupa di dare una bella ripassata a Master Chief, suggerendo subdole iniezioni di dopamina nella schiena dei giocatori da parte di appositi addetti della Microsoft per spiegare il successo di Halo 3.
Nella recensione di Medal of Honor Airborne fa notare che la serie è già durata due anni in più della seconda guerra mondiale, poi se la prende con il realismo storico e, dopo avere incontrato delle truppe naziste dotate di maschere antigas e minigun, osserva come a quel punto non avrebbe stonato un intervento di Hitler a bordo di un ragno meccanico gigante.
C'è da divertirsi.
M$ employee doing dopamine on a player
© escapist mag