Solipskier
L'unico difetto di questo spettacolare browser game è che si va in apnea a forza di trattenere il fiato durante i salti e le piroette dello sciatore: solipskier.
L'unico difetto di questo spettacolare browser game è che si va in apnea a forza di trattenere il fiato durante i salti e le piroette dello sciatore: solipskier.
La saga completa
Il sito ufficiale
'Double Trouble'
'Hot Spot'
'Snow Business'
'Fly Guy'
Simon's Sister's Dog 'Fed Up'
'TV Dinner'
'Cat Man Do'
'Let Me In!'
'Screen Grab'
Simon's real cats
CSS3 ovvero come creare tre bottoni colorati in modo parametrico con angoli smussati e look glossy, senza usare nemmeno una immagine.
Click su uno a caso per scoprire come si realizzano.
UPDATE: css3 border editor online
Nell'autunno del 2006 Michel Gagnè ha pubblicato online una anteprima di 9 secondi di una sua animazione: sensology. Dopo un po' l'ha chiamato Bread Bird per visualizzare il senso del gusto nel prossimo film Pixar. Ecco come Gagnè ha affrontato la sfida di Ratatouille.
I suoi corti sono dei gioielli, amatissimi da chi insegna animazione: Iron Giant, Osmosis Jones, Insanely Twisted Shadow Puppets, Prelude to Eden sono solo alcune delle perle di cui è capace.
Sensology
gooreader è un programma da scaricare che permette di cercare e visualizzare i libri di google books come se fossero in una libreria, come succede spesso in questo genere di software quando gira su OSX.
Sembra essere stata posta particolare cura nella leggibilità e i volumi (e le riviste) si presentano in un formato scorrevole e adeguato ad una lettura anche prolungata.
Infine è anche possibile salvare in locale i documenti trovati (che lo permettono).
Non sarà l'ipad ma è pur sempre free. E probabilmente in futuro migliorerà ancora.
Questo ritratto in grafite di Christina Ricci cattura l'essenza dell'attrice: un po' sexy, un po' buffa, un po' all'antica ed anche un po' strana.
E' opera di Dusty Griffin, illustratore texano che si cimenta con qualunque tecnica, oltre alle matite infatti sul sito sono presenti opere ad inchiostro, biro, digitali ecc.
Non mancano nemmeno articoli sulle realizzazioni passo-passo, tutorial e link a utili risorse.
C'è qualcosa di profondamente ironico, addirittura sarcastico, nei collage di spazzatura di Jason Mecier.
Ogni opera contiene dettagli molto interessanti, perchè molti degli oggetti usati per la rappresentazione del personaggio possono essere ricondotti alla sua figura.
Il riconoscibile Kermit nella "Lady Gaga" qui a fianco può essere preso per una indicazione dei performer del mondo dello spettacolo ma anche dell'autoironia (finchè dura) della cantante. Ma poi ci sono colla, unghie finte,Hello Kitty per i capelli e addirittura un calco di dentiera nel fiocco.
La perfetta tsundere è rossa e spesso indossa una plug suit, comunque Taiga Aisaka (tigre di nome e di fatto) è la legittima detentrice del titolo visto che tra le altre cose è anche il personaggio che ha vinto il prestigioso premio saimoe 2009 (in finale con l'adorabile svampita Yui di K-On!).
Toradora (tigre e drago) racconta la storia di 5 personaggi e i loro coinvolgimenti sentimentali. Fin qui nulla di nuovo sotto il sole nascente, ma ciò che ha spinto moltissimi fan ad adorare la serie è la caratterizzazione dei protagonisti e le loro reazioni, la maturazione episodio per episodio e l'intessersi di una solida e brillante rete di relazioni da cui è impossibile districarsi prima della fine.
In primo piano troviamo Ryūji Takasu, un bravo ragazzo (come al solito imbranato con le donne) con lo sguardo da delinquente (il drago) e appunto Taiga Aisaka, la tigre portatile (tenori taiga, chibi tora) che è il prototipo del carattere del segno cinese della tigre, minuta, decisa, testarda, impulsiva e aggressiva.
Stavolta J.C. Staff (Azumanga Daioh) fa completamente centro con una vicenda narrata in modo eccellente, con personaggi indimenticabili, ottima animazione e una trama che usa i soliti ingredienti in modo inedito e a tratti decisamente sorprendente. Da non perdere.
Toradora review
gli episodi online
Tsundere Girls: I Hate You But I Love You
PURE-PARE-DO (pre-parade) 1st OP
BANIRA SORUTO (vanilla, salt) 1st ED
60 milioni di $ per lo sviluppo. Mille auto. 20 ambienti tra cui il centro di Madrid e Roma e uno sterrato in Toscana. 70 tracciati e editor di piste. Tre diversi livelli di danni alle vetture. Cappottamenti (era ora!). Campionati Nascar, WRC, Super GT, Condizioni di luce variabili, dall'alba al tramonto. I fari posteriori illuminano il fumo sollevato dagli pneumatici, prodotto in base alla temperatura della superficie degli stessi. Scintille nei contatti, polvere e sassolini graffiano la carozzeria. Modalità fotografica evoluta (passate con la vostra fiammante supercar nel bel mezzo del quartiere delle geisha, a Gion, Kyoto). Supporto audio e video stereo 3D. Head Tracking con eye toy. I kart ! Online fino a 16 giocatori. E per la prima volta, finalmente, le auto del cavallino rampante.
Un nuovo capitolo nell'epica impresa del team Polyphony Digital di evocare la realtà dall'altra parte del televisore: Gran Turismo 5.
Ferrari 458 Italia tribute
Tempo e condizioni di luce variabili
Susan J. Napier è un'insegnante di giapponese cui ad un certo punto uno studente mostra per la prima volta un manga. Siamo sul finire degli '80 e nei cinema sbarca quell'incredibile manifesto fatto di neon, bande giovanili e detonazioni che è Akira (K. Otomo). La prof. decide di non perdere altro tempo e che è ora di andare più a fondo in questo strano, esotico mondo dell'animazione giapponese.
Nel solo primo capitolo l'autrice evidenzia come la stagnante situazione in termini di trame abbia ridotto Hollywood poco più di una fabbrica di stampini colorati (e meno male che c'è il Sundance). La regia di quasi tutta l'animazione made in USA sembra appiattita sullo stile cartoon e presenta quasi sempre lo stesso tipo di inquadratura. Un certo timore nei confronti di varie associazioni di benpensanti ha levato di torno intere tematiche degne di nota (uno per tutti l'identità liquida di genere).
Il Giappone produce da solo il 60% dell'animazione del mondo e, com'è ovvio, il target interessa tutte le fasce demografiche, non solo i bambini. Stagione dopo stagione, anno dopo anno questa sottocultura comincia a diventare mainstream, nonostante un background culturale atipico, clamorose difficoltà linguistiche - colmate da eroici destributori e, perchè no, anche gruppi di fansubber - e un insolente controcanto alla migliore tradizione (quella dove ogni 2 per 3 parte a cantare un uccellino, una marmotta, un peluche qualsiasi per intenderci).
Anime: from Akira to Princess Mononoke è un libro che è il vangelo di quelli che debbono porgere l'altra guancia dopo essersi sorbiti l'ennesimo: "ma ancora co'sti cartoni animati ?".
Anime: from Akira to Princess Mononoke experiencing contemporary japanese animation