Jim Butterfield (1936 -2007), autore, scrittore e divulgatore canadese, devoto alla causa dei microcomputer e soprattutto del Commodore 64. E' stata una delle figure più importanti per svelare i segreti della macchina. Ha scritto di molti libri di programmazione altamente tecnici, presentatore principale in innumerevoli riunioni, e a detta di tutti, anche un tipo davvero simpatico.
X-COM sembra essere spuntato dal nulla. La sua uscita non è stata preceduta da un'enorme campagna di marketing. Non aveva una video demo, non è stato pubblicizzato con mesi di anticipo su inserti di riviste patinate, non aveva chioschi lampeggianti alle fiere di settore. Non è arrivato in una scatola super raffinata. Non presentava video in full-motion con i migliori attori televisivi degli anni Ottanta; non aveva la voce fuori campo. Non offriva né una grafica Super VGA, né il supporto General MIDI. Non era un Doom-like, un Myst-like, o comunque come un gioco ispirato ai trend di successo della stagione precedente; non rubava le caratteristiche migliori di molti altri giochi di successo. Non era nemmeno su CD-ROM!
In breve, se si inseriscono le variabili di X-COM nella "formula del successo" attualmente in uso presso la maggior parte delle grandi aziende di giochi, si ottiene la previsione di un grande fallimento. Secondo l'opinione comune, non c'è modo che X-COM possa sopravvivere nel mercato dei giochi di oggi. Eppure ha venduto e venduto, e i giocatori hanno continuato a giocare e rigiocare.
- Chris Lombardi, su Computer Gaming World, Aprile 1995
goodreads, il sito che raccoglie informazioni su quello che leggono i suoi iscritti. E funziona benissimo come indice di tutti (beh... insomma) i libri del mondo.
I punti in questione sono la riconciliazione quasi impossibile tra fisica quantistica e le relatività e il vincolo dell'ossessione per la "bellezza" delle formule relative ai modelli, che deriva dalla matematica. Una disamina molto interessante ed un punto di vista originale su una materia alla base del progresso tecnologico, il quale poi permette il miglioramento della società.
Nelle sue 600 pagine il libro analizza gli effetti globali dei modelli di business dei titani della silicon valley. In pratica le persone hanno rinunciato alla loro privacy per vedere fotografie di amici in vacanza. Questo significa che diventano soggetti vulnerabili alla manipolazione operata dalle loro timeline personalizzate per massimizzare il coinvolgimento, e spendere sempre più tempo con i loro dispositivi, nell'illusione di mantenere vive decine e decine di relazioni virtuali, ma spesso con l'effetto di fare avvizzire quelle della propria vita reale.
Le ferree logiche del profitto applicate al prodotto, che in questi casi è l'attenzione delle persone, generano enormi storture ed effetti sensibili già da diversi anni, al punto da minacciare, anche grazie agli immancabili "bad player", il tessuto democratico di molte nazioni.
La missione di Verasia consiste nel mettere a disposizione degli studenti in Italia, una selezione dei migliori materiali per lo studio della lingua giapponese pubblicati in tutto il mondo, scegliendo i prodotti più moderni e di migliore qualità.
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