David Graeber: "We are the 99%"
David Graeber, antropologo e anarchico di fama mondiale, è recentemente scomparso all'età di 59 anni a Venezia, città che amava da quando era stato "visiting professor" qualche anno fa a Cà Foscari.
In uno dei suoi articoli più famosi attacca il capitalismo sfrenato, che trova negli USA una delle sue espressioni più radicali, analizzando l'interessante fenomeno della creazione di "lavori inutili". Invece dell'utopia keynesiana di una settimana lavorativa di 18 ore, il mercato, o meglio il profitto ha costretto al lavoro ben oltre le 40, o anche le 60 ore. Essendo il lavoro qualcosa di identitario, esercitarlo per gran parte del proprio tempo da alcune persone viene visto come un rifugio, una consolazione, una sicurezza, e addirittura come un valido motivo per rinunciare anche agli affetti familiari. Governi e leggi non sono stati al passo e hanno permesso che il capitalismo sfrenato riformattasse di nuovo la vita di miliardi di persone, a beneficio dell'1%.
On the Phenomenon of Bullshit Jobs: A Work Rant
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Debt: The First 5,000 Years | David Graeber | Talks at Google