David Whittaker sul DeepSID

categorie

David Whittaker

David Whittaker è il virtuoso inglese che ha accompagnato il nostro tempo libero nei tardi anni '80 con le sue composizioni per il 6501 del Commodore 64.

Tra i suoi brani più noti, le variazioni di "Lazy Jones", le colonne sonore di "Solomon's Key", "Star Wars", "The Living Daylights" e "License to Kill".

Tutta la sua produzione si può ascoltare direttamente online grazie al progetto DeepSID.

wikipedia
Video Game Music Preservation Foundation


Retrogaming made in France

categorie

okuribito

Retrogaming Made in France è una serie di documentari che si può guardare direttamente online sul sito di Arte TV.

Sono 10 episodi da meno di 10 minuti ciascuno che raccontano la realizzazione di alcune pietre miliari della storia dei videogame:

The Ark of Captain Blood (1988)
Future Wars (1989)
Another World (1991)
Alone in the Dark (1992)
Dune
Versailles 1665 (1995)
Megarace (1993)
Atlantis
Nightmare Creatures (1997)
Syberia

[via]

Netlify

categorie

Netlify

Netlify è un servizio web con un tier free soddisfacente che funziona collegandosi al proprio repository GitHub per estrarre il codice sorgente, per poi eseguire un processo di build per pre-renderizzare tutte le pagine in HTML statico. In poche parole, Netlify crea un proprio tipo di repository che esegue push sia verso un repository Github che verso i propri microservizi. Poi, esegue e distribuisce i contenuti su una ampia CDN per fornire siti web statici pre-costruiti ai visitatori.

La cosa migliore di Netlify è che seleziona il CDN migliore e distribuisce i contenuti, il che si traduce in siti web pre-costruiti che si caricano più velocemente rispetto alle reti di hosting tradizionali. Invece di caricare il sito ogni volta che il visitatore va su una pagina, il visitatore ottiene una versione precaricata direttamente dal server geografico più vicino, riducendo drasticamente i tempi di caricamento.

documentation
custom domains
get started
Netlify CLI
Basic build settings

[via]

Netlify Tutorial - How to build and deploy websites using Netlify

Cos'è una particella ?

categorie

particle quanta magazine Ashley Mackenzie

What Is a Particle?

"Cos'è una particella ?" si chiede Natalie Wolchover su Quanta Magazine nella sua serie di articoli sulle strutture nascoste.

Si pensa sempre a molte cose: un oggetto puntiforme, un'eccitazione di un campo, un granello di pura matematica che si è intrufolato dentro alla realtà. Ma mai la concezione di una particella da parte dei fisici è cambiata più di quanto non stia cambiando in questi ultimi tempi. La descrizione dipende spesso dallo strumento usato, dalla disciplina che la esprime, dal punto di vista del ricercatore.

Una particella diventa di volta in volta una funzione d'onda collassata, l'eccitazione quantistica di un campo di energia, l'irriducibile rappresentazione di un gruppo, un oggetto stratificato, una deformazione dell'ocenao di Qubit, perfino la vibrazione di stringhe ad 11 dimensioni.

Sembra che la realtà, così sfaccettata al nostro livello di percezione, moltiplichi indefinitamente il suo aspetto scendendo nel dettaglio, un interessante concetto controintuitivo, che forse ha più di un risvolto filosofico. COme ai bei vecchi tempi di Democrito e Aristotele.

image credit: Ashley Mackenzie

[via]

Carlo Rubbia on the Future of Particle Physics

Il Tempo Libero alla Base della Cultura

categorie

okuribito
Maria Popova di Brain Pickings ci presenta un libro essenziale: Leisure, the Basis of Culture, del semisconosciuto filosofo tedesco Josef Pieper (1904, 1997).

"Alan Watts si dichiarava già parte della "società della delusione cronica" nel 1970, 50 anni fa. Da allora le cose non sono migliorate. Con il feticismo della produttività abbiamo ceduto alla nozione tirannica di "equilibrio vita / lavoro" e siamo arrivati a vedere la nozione stessa di "tempo libero" non come essenziale per lo spirito umano ma come lusso autoindulgente riservato all'ozio privilegiato o deplorevole riservato ai pigri . Eppure le conquiste umane più significative tra il tempo di Aristotele e il nostro - la nostra più grande arte, le idee filosofiche più durature, la scintilla per ogni progresso tecnologico - hanno avuto origine nel tempo libero, in momenti di contemplazione senza assilli, di presenza assoluta con l'universo dentro di noi. Mente e attenzione assoluta alla vita senza, che si trattasse di Galileo che inventa il cronometraggio moderno dopo aver visto un pendolo oscillare in una cattedrale o di Oliver Sacks che chiarifica gli incredibili effetti della musica sulla mente durante le escursioni in un fiordo norvegese."

Nel 1948, solo un anno dopo che la parola "maniaco del lavoro" (workaholic) era stata coniata in Canada e un anno prima che un consulente di carriere americano emettesse il primo appello controculturale concentrato per ripensare il lavoro, il filosofo tedesco scrisse "Leisure, the Basis of Culture" - un magnifico manifesto per reclamare la dignità umana in una cultura del maniaco compulsivo del lavoro, oggi ancora più significativo, in un'epoca in cui abbiamo mercificato la nostra vitalità al punto da scambiare il guadagnarsi da vivere per avere una vita."

[via]