Riccardo Vessa "È laureato in comunicazione, una specialistica in filosofia, si occupa di coaching e crescita personale ed è appassionato di filosofia morale, bioetica ed estetica. Ha aperto il canale YouTube due anni fa e con ogni video, in cui semplicemente propone lunghi monologhi davanti alla webcam, raggiunge in media 10.000 visualizzazioni. Ma i numeri sono anche più alti quando tratta argomenti di particolare tendenza. Nei suoi video parla un po’ di tutto: dalla politica ai fenomeni del web, dalle ultime uscite della Nintendo al referendum in Catalogna".
Il suo Silicon Arcadia è un saggio sulla storia dei videogame.
Hanamikoji è un gioco da tavolo di Kota Nakayama (中山 宏太) che prende il nome da una delle strade più famose del quartiere di Gion a Kyoto.
Il tema è ovviamente quello delle Geisha, delle quali bisogna vincere il favore cercando di acquisire i loro oggetti preferiti. La meccanica di gioco è simile a quella di battle line.
I mitici kenobisboch (youtube, facebook) compiono un'altra delle loro imprese retrovideoludiche e, nella persona di Andrea Babich, ci svelano i misteri del leggendario Famicom Disk System, un sistema mai giunto in occidente stracolmo di chicche spaziali tipo una versione di Gyruss mai vista prima.
Babylon JS è una engine 3D open source basato su webGL, in pratica una libreria/framework JS che permette di programmare in 3D una scena dentro al canvas nella finestra di un browser. E di animarla rendendola dinamica ed interattiva.
Si aggiunge una camera, le luci ed un oggetto e via. La prima scena è fatta.
Arriva fra poco l'attesissimo seguito di uno dei più bei giochi di tutti i tempi: Spelunky, sul quale l'autore ha scritto un libro di game design eccezionale: Spelunky - the book.
Shaderfrog è un sito simile a Shadertoy che permette di configurare shader direttamente online, provarli via webGL ed eventualmente esportarli in three.js.
Tratta dagli imperdibili saggi di sakugabooru, questa è la storia di uno studio con una filosofia chiara, fin da molti anni prima del suo grande debutto: Kyoto Animation. La stella cometa degli studi di animazione (se escludiamo Ghibli) ad oggi ha ottenuto un enorme successo ed il suo ambiente di lavoro è insolitamente buono, ma ha dovuto affrontare anche svariate curiose questioni. I KyoAni sono unici nel loro genere!
All'inizio Yoko Hatta lascia il suo lavoro di colorista, si sposa e si trasferisce a Kyoto, dove raccoglie alcune altre casalinghe e si mette a dipingere cel per Tatsunoko. Nel 1985 tutto diventa ufficiale e si consolida nel nome Kyoto Animation, con il marito Hideaki come presidente e Yoko stessa a capo delle operazioni, con il potere di avere voce in capitolo su tutto. Vengono fondati i dipartimenti di animazione, quello di fotografia e quello artistico e cominciano i lavori di intercalazione e background art per altri studi. KyoAni collabora su Orange Road, Dirty Pair e Evangelion, ma perfino al cinema per Ghibli e su Akira.
Un ulteriore salto di qualità avviene nella produzione di Zillion, con Mitsuhisa Ishikawa che fonda IG Tatsunoko. E poi, nel 1991, la realizzazione del primo corto "Shiawasette Naani", tutto realizzato internamente. Da lì in avanti le cose si fanno ancora più interessanti.
La reputazione dello studio si fonda sulla impressionante capacità di fornire sempre animazione di qualità eccellente, senza "tirare via" come si usa in questa industria dai ritmi infernali, e di porre particolare attenzione ai dettagli nella recitazione dei personaggi. E questo innesca una vera e propria rivoluzione.