The adventures of a foreign salaryman narra le avventure di un 30enne americano che lavora in Giappone, ed è un diluvio di aneddoti di prima mano dei quali tutti sono avidi ed attenti lettori. (si tutti, è un ordine!).
Il nostro eroe è nell'arcipelago da ben 10 anni e lo slogan del sito è "crudo come il sushi". Un mix di schiettezza e ingenuità di cui sono un americano con una punta di cinismo potrebbe essere capace.
Raccomandato.
Nell'immagine a fianco, l'arcinemica di Salaryman, la terribile: Ladybug Girl [via]
La storia di Tetris, il videogame più famoso del pianeta, è anche una fiaba, con uno scienziato, un globe trotter del game design, un cattivo, un intrigo ungherese e molto altro.
Non manca nemmeno la rivelazione di come sia nata l'idea originale. C'entrano addirittura Galileo, Newton e Einstein e la loro comune passione per una certa legge.
Uncharted 3: Drake's Deception è il capitolo finale della trilogia di Naughty Dog sulle avventure di Indiana J... Nathan Drake. Magari fosse anche la fine di un game design funestato dall'onnipresente scripting, che rende il perdere una vita qualcosa di inutile. Tanto con la nuova le cose si ripresenteranno identiche e riusciremo, con prodigioso intuito retroattivo grazie all'avere appena assistito agli eventi, a scamparla per il rotto della cuffia. E la mente corre inetivabilmente all'apogeo di questo tipo di gameplay: Dragon's Lair (un capolavoro 30 anni fa, ma impresentabile oggi).
Sorvolando su questi problemi che affliggono regolarmente i titoli più diffusi, il gioco si rivela comunque spettacolare come una pellicola Hollywoodiana, e spinge ai limiti l'hardware PS3. I negozietti in Yemen sono prodigiosi per i dettagli, così come il deserto e le altre location. E tutto gira senza lasciare un frame non calcolato. Tecnicamente un capolavoro.
Uncharted 3 è comunque imperdibile, magari da evitare però a prezzo pieno.
"non c'è amico fedele quanto un libro."
- Ernest Hemingway
"leggere è il solo modo per mezzo del quale invlontariamente, spesso irreistibilmente, entriamo nella pelle, nella voce, nell'anima di qualcun altro".
- Joyce Carol Oates
"Se uno legge a sufficienza ha una chance di poter combattere (nella vita). O meglio, le chance di sopravvivere aumentano con ogni libro letto.
- Sherman Alexie
Uno degli aspetti più intriganti del Giappone è la realtà tradizionale (onorata e preservata) che coesiste con le ultime follie della tecnologia. Viaggiare nel paese del Sol Levante e sperimentare soltanto l'elettrico presente al neon non ne dà una immagine completa. La storia e le usanze che si trovano nei centri rurali permettono di non naufragare in un confuso oceano di lucine intermittenti.
Certo, per chi non ha il suo talento, esistono molti tutorial, ma stranamente nessuno ha ancora lanciato l'idea di un sito dove chiunque debba disegnare un gatto, tanto per il puro piacere di farlo.
Quest'onta va sradicata all'istante. E quindi intanto adesso esiste un link: drawacat.com.
Per chi volesse che il proprio telefonino faccia le fusa ad ogni chiamata o soffi arruffando la cover quando si tratta della suocera, oppure in mille e mille altri casi in cui può venire utile un certo suono, come in un gioco, una pagina HTML5 o un video, ecco un sito che non può mancare nella propria faretra:
Nel 1854 in Giappone terminano due secoli di totale isolamento e nel medioevo irrompe la modernità. Il lunghissimo periodo di autoreferenzialità ha visto il proliferare di tante arti e discipline che caratterizzano ancora oggi il Paese del Sol Levante.
Il permeare di tecnica e cultura straniera (ad esempio l'elettricità e la costituzione della Prussia) in un'isola di legno e nuvole è senza ombra di dubbio il momento più magico della storia di uno dei paesi più affascinanti del mondo. Un lento e lungo respiro prima di partire per una folle corsa verso le vette della tecnologia odierne.
Old Photos of Japan cattura proprio quel periodo grazie ai suoi incredibili scatti.
immagine: Shikoku, 1880 circa • il tempio Kotohira-gu [via]
Le piccole spugnette di sapere che vi girano per casa, cari genitori, sarebbero probabilmente affascinate dall'imparare una lingua strana, buffa, espressiva, quasi senza parolacce (ma forse questo è un mito), con una scrittura misteriosa ma decifrabile, perchè molto più intuitiva della nostra, visto che agisce ad un livello di astrazione inferiore. Il giapponese.
Solo che è difficile trovare materiale adatto ai fratellini e le sorelline di Spongebob. Ma per questo non c'è problema- Ecco: Hiragana Mama.
Un sito che presenta articoli sulla lingua giapponese e la cultura mirati ai bambini. Ed è proprio utile anche agli adulti che vogliono cimentarsi con qualcosa che è come un infinito sudoku: intrigante e immensamente gratificante.
2012: anno del drago. Per chi è a Bologna (ma anche via skype) il prossimo 10 gennaio, come ogni anno, iniziano i corsi di giapponese per principianti assoluti del maestro Naruse, raccomandato caldamente da chi scrive, visto che è un suo studente.
"Prima di venire in Italia non sapevo nulla di come gli italiani vedessero il Giappone. Poco a poco capii di essere circondato da molte persone appassionate della cultura nipponica sia tradizionale sia moderna. Per questo molti avrebbero desiderio di impararne anche la lingua. Purtroppo però in pochi cominciano: da un lato è considerata una lingua eccessivamente difficile, dall'altro lato ci sono pochi centri qualificati per l'insegnamento. Questo è un peccato, quando si ama una cultura è bello ed importante approfondirla imparandone anche la lingua aiutati dalla curiosità e dall'interesse. Perciò ho deciso di aprire il mio Studio ed è mia speranza poter offrire "lo strumento" lingua giapponese per scoprire la cultura del mio paese.".
- Naruse Ryuta
P.S. Ryuta significa: "grosso drago". Meglio di così...