Michael J. Williams aiuta gli sviluppatori a realizzare i loro giochi in flash.
Questa è la sua popolarissima guida in 12 paginette per realizzare un gioco di tipo "avoid'em up" (scansare i nemici) completa di esempi di codice ecc.
Ten nights of dream (夢十夜) è un film antologico del 2008 basato su dieci racconti dello scrittore Sōseki Natsume pubblicati tra il 1904 e il 1908.
Ognuno dei cortometraggi dura dai 7 ai 13 minuti ed è affidato ad un regista diverso. Ciascun cineasta ha cercato di trasporre la logica e la sintassi di un sogno sulla pellicola, e quindi gli spazi mutano, i tempi si contraggono e dilatano, luci e colori sono vividi e strani, alcuni suoni arrivano ed altri sono sostituiti da appositi quadri come all'epoca del muto. Un paio di segmenti sono addirittura film d'animazione come il settimo, affidato a Yoshitaka Amano.
Beh c'è davvero da perdere tutti i capelli per trovare o riuscire a vedere questo film di Miyazaki, tuttora inedito proprio nel paese che lo ha ispirato. Probabilmente uscirà quando i maiali voleranno (!).
Porco Rosso (紅の豚, 1992) narra le vicende di un asso della prima guerra mondiale che sorvola l'Adriatico per combattere i pirati dell'aria a bordo del suo monoplano cremisi. E quando c'è qualche ala di mezzo si sa che l'animazione del maestro giapponese decolla verso livelli inarrivabili.
Ebbene il film verrà proiettato in una sala il prossimo 2 aprile al Cineforum Nausicaa a Casalecchio (BO) all'interno di una fenomenale rassegna con i lungometraggi del fondatore dello studio Ghibli seguiti da 5 serate dedicate a Mirai Shonen Conan.
Harmony è qualcosa di sensazionale, una applicazione web client side che fa uso di html5 per disegnare con dinamiche così originali che anche vili schizzi a caso sembrano curati nel dettaglio e con un aspetto ricercato.
E questa è solo l'antennina sulla punta dell'iceberg !
Sul suo blog Mr Doob, alias Ricardo Cabello, mette insieme una serie di incredibili esperimenti che permettono di interagire con la materia virtuale come se il mouse fosse una bacchetta magica. Mura di mattoni avvolgono spirali in legno pronte a prendere fuoco, ma con un click si fa sparire l'ossigeno e le braci ardenti divorano quello che resta. Particelle immerse in campi magnetici, spirali di fumo colorato si intrecciano come magici dervisci.
Justin Winslow ci regala mythfits, una spassosa web comic romance tra un unicorno e un robot.
Fantasy e fantascienza non vanno certamente molto d'accordo, ed è proprio quello che succederà ai due protagonisti di questo classico, nel quale fanno la comparsa comprimari del calibro della "mitica cacca" (livelli mai raggiunti nemmeno da Toriyama), Zeus, Cupido, Merlino, draghi, folletti, cervelli sottaceto...
Un puzzle game basato sulla fisica con Shaun e due colleghe ovine, una di peso e l'altra più "leggera" nel loro fantastico gioco ufficiale in flash dove ogni frame sembra disegnato a matita, colorato ad acquerello e con fantastici effetti sonori.
Jurgen Sprecht, con l'aiuto di Ako, mostra in una guida semplice e diretta alcune delle emoticons più usate in Asia. Il significato dei simboli, peraltro spesso abbastanza intuitivo, viene associato ad una espressione della ragazza (e l'ausilio di effetti speciali, come nel caso a fianco).
In Giappone queste successioni di caratteri che evocano un personaggio astratto che fa le facciotte vengono chiamate "kaomoji" (kao: faccia, moji:carattere). Alcune rivelano eleganti sottigliezze emotive come nel caso di snob, apatico, umile, nervoso, shock, seccato ecc.
Ogni circa 40 anni una nuova tecnologica mediatica rivoluziona il mondo. All'inizio del '900 è arrivato il cinema, negli anni '50 la televisione, nel 1990 il world wide web (ebbene si, il mondo è esistito per secoli senza internet !) e probabilmente dietro l'angolo ci sono due lettere, e non sono AI, ma AR. La realtà più che in 3D.
Il miglior animatore nel paese con l'industria di animazione più importante del mondo ama l'Italia (ampiamente ricambiato), e non perde occasione di mostrarlo continuamente anche nei dettagli. Il "Museo d'Arte Ghibli" è proprio il nome del luogo dove si concentra la maggior parte del materiale sugli studi cofondati da Hayao Miyazaki, tra l'altro anch'essi portano il nome italiano del vento del deserto (e di un famoso aeroplano da ricognizione del regio esercito).
Il museo si trova nella verdissima Mitaka, in uno degli scorci più scenografici di Tokyo e si può visitare solo su prenotazione. Non esiste parcheggio e quindi è bene arrivarci dalla stazione di Kichijoji uscendo dal parco e addentrandosi nel bosco di Inokashira, pieno di negozietti che non hanno nulla da invidiare a quelli dei capolavori animati dello studio.
Miyazaki ha voluto che il suo museo fosse "un luogo sereno e interessante, con molto da scoprire, basato su una filosofia chiara e coerente, dove chi è in cerca di divertimento lo possa trovare, così come chi è in vena di riflettere e chi di lasciarsi andare alle sensazioni. Un luogo che faccia sentire più ricco di quanto fosse al suo ingresso chi lo lascia.".