Il suo mondo è fatto di bambole di porcellana e, come si può vedere dal soggetto, lo stile risente molto dell'influenza di geisha e samurai, cinema e anime asiatici.
Il mix di senso estetico francofono e estremo orientale renderà probabilmente difficile zuccherare il caffè per una settimana, ma ne vale la pena.
How to Train your Dragon (Dragon Trainer) è il nuovo film dreamworks tratto dal libro di Cressida Cowell, autrice anche di "come parlare dragonese", "come arricciare la coda di un drago", "come spezzare il cuore di un drago" e "la guida dell'eroe ai draghi letali".
Cressida è cresciuta su un'isolotto scozzese dal nome segreto, così piccolo anzi da non averne mai avuto uno. Forse proprio questo l'ha ispirata a scrivere le gesta del clan degli Hooligan Pelosi e delle loro disavventure con i rettili alati.
Il film è davvero ispirato e fa un uso del 3D mirabolante. Le scene di volo fanno stringere le grinfie sui braccioli come mai prima d'ora. Il livello raggiunto dal team è oramai quasi paragonabile a quello della Pixar. Gli appassionati possono sbirciare sul canale youtube per assistere alle interviste con autrice, art director, animatori ecc.
Nel marzo di quest'anno ricorre il centenario della nascita del grande regista giapponese Akira Kurosawa, autore di alcune pellicole leggendarie che hanno influenzato per decenni il cinema di tutto il mondo. Ecco una lista dei 10 film assolutamente da non perdere.
Cane Randagio (野良犬, Nora Inu, 1949). Un giovane detective, interpretato dal mitico Toshiro Mifune, perde la pistola in una torrida Tokyo devastata dalla seconda guerra mondiale. Un collega esperto lo aiuterà ad uscirne.
Rashomon (羅生門, 1950) Essenziale per la sua struttura che si focalizza su due diversi punti di vista nella ricostruzione di un mistero.
Vivere (生きる, Ikiru, 1952) Uno dei film più brillanti del cineasta nipponico. Una rilettura della vita di un ufficiale nel periodo del tramonto.
I sette samurai (七人の侍, Shichinin no samurai, 1954)
Semplicemente uno dei film che hanno fatto la Storia del cinema con una straordinaria fotografia, ritmo incessante, personaggi memorabili e dialoghi eccezionali.
Il trono di sangue (蜘蛛巣城, Kumonosu-Jo, 1957) Kurosawa affronta Shakespeare in una rilettura esotica del Macbeth.
La fortezza nascosta (隠し砦 の 三悪人, Kakushi-Toride No San-Akunin, 1958) In pieno Giappone feudale un samurai deve scortare una principessa verso il suo destino. Un caposaldo che ha ispirato addirittura Guerre Stellari.
La sfida del samurai (用心棒, Yojimbo, 1961) Ancora Toshiro Mifune nei panni di un ronin, un samurai senza padrone che convince ciascuno dei criminali di una cittadina ad assumerlo solo per farli scatenare uno contro l'altro.
Anatomia di un rapimento (天国 と 地獄, Tengoku to Jigoku, 1963) La storia di un rapimento diventa il pretesto per una riflessione sulla vita e sull'ingiustizia. Fino al clamoroso finale.
Barbarossa (赤ひげ, Akahige, 1965) Umanità ed esistenzialismo in questa storia di un dottore e il suo nuovo assistente. L'ultima strepitosa collaborazione del duo Mifune Kurosawa.
Dersu Uzala (デルス·ウザーラ, Dersu Uzala, 1975) Ambientato in Siberia. Uno dei film più commoventi e divertenti del maestro giapponese. ha vinto anche l'oscar.
Finalmente qualcuno ha deciso che era ora di sfruttare la 3DCG per fare quello per cui è veramente nata: un film sui robottoni (possibilmente senza Michael Bay in cabina di regia).
Kalafina è il nome del gruppo fondato da Yuki Kajiura per cantare le ending song di Kara no Kyoukai.
Ciascuno dei sette film della serie termina lasciando lo spettatore in trance, e l'Enigma non si dipana ascoltando i testi e le arie delle voci di Keiko, Wakana e Hikaru, ma rivive in una forma più armoniosa e introspettiva, rivelando in parte lo stato d'animo dei protagonisti.
Il successo del gruppo ha fatto seguire ai singoli già due album: Seventh Heaven ed il recente Red Moon.
A volte, di rado, si avverano più sogni contemporaneamente: il sogno di assistere ad un meraviglioso film d'animazione, il sogno di dare un'occhiatina a come sarà il web 3.0 e forse il sogno più grande ovvero trovare un degno erede di quel geniaccio di Hayao Miyazaki.
Mamoru Hosoda ha iniziato con i digimon (!) ma dopo "One Piece" nel 2006 ha realizzato il fantastico: La ragazza che saltava nel tempo, osannato da pubblico e critica in giro per il mondo.
La piena e definitiva consacrazione arriva con questa strepitosa pellicola del 2009: Summer Wars. Un divertentissimo film pieno di personaggi ben caratterizzati, con una grande trama che va da "matrix" all'"ultimo samurai" e mostra la prodigiosa anima medievale e ipertecnologica del Giappone.
Okimi realizza opere originali come solo certi autori giapponesi riescono a fare, eppure l'atmosfera generale che si respira in questi cartoon e anaglifi dove compaiono ripetutamente Kintaro, un kappa e Michael Jackson è la stessa di Love & Rockets (più Xaime che non Beto).