Ronfare

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In giapponese esistono espressioni onomatopeiche vengono usate non solo per versi e rumori, ma possono esprimere lo stato del mondo esterno, ad esempio un appartamento disordinato ("gocha-gocha") oppure un oggetto lucente ("pika-pika"), oppure uno stato mentale o una sensazione.

Ecco una bella lista. Alcune di queste sono molto curiose e divertenti.

Sleep well by Shuun

Hellboy

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Guillermo del Toro (che si vocifera essere il produttore esecutivo del film di Death, diretto da Neil Gaiman) deve amare molto Hellboy, creato da Mike Mignola per Dark Horse. Invece di cedere alle lusinghe del sesto "Harry Potter", Wanted e "I am Legend" ha deciso di reimbarcarsi nel secondo capitolo di una avventura che, benche' riuscita, non aveva riscosso enormi consensi all'uscita al cinema nel 2004, per poi recuperare terreno sulle tv via cavo e in DVD.

Certamente il trio protagonista non si dimentica facilmente: un demone dell'Inferno (R) amante dei gatti e della cioccolata con un carattere piu' affine a Bud Spencer che a Wolverine, una seducente pirocinetica che se si arrabbia esplode letteralmente ed un misterioso uomo pesce dall'animo romantico che ama Tennyson e le uova marce.

Mignola e Del Toro si sono seduti a cena una sera e dalla loro chiacchierata inoltratasi fino a notte fonda e' nata una fiaba animata da personaggi ritratti con garbo e sensibilita', "cattivi" memorabili e livello tecnico strepitoso per un budget relativamente basso.

Hellboy II: The Golden Army

Hellboy (c) Mike Mignola

Un'anima tra i pixel

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Olivier Ponsonnet e' un professionista della grafica 3D ed ha anche vinto alcuni premi sul prestigioso CG Society. La perfezione tecnica e' di rado accompagnata da una vena artistica in grado di donare un'anima al personaggio.

Nel caso dell'immagine a fianco, che va assolutamente vista in formato intero, l'artista ha preso spunto dallo stile dei ritratti fiamminghi.

"Coldblue" (c) Olivier Ponsonnet

Arriva il cyberspazio

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Qualcuno pensa di vivere ancora nel XX secolo e non si e' accorto della portata di alcuni massicci fenomeni tecno-culturali.In Korea tra il 30 e il 50% dei "giocatori" considerano il tempo che passano online un lavoro, un fatto sconcertante, ma che sembra una follia in luoghi che considerano il tele lavoro una chimera irragiungibile. Il meccanismo delle micro-transazioni per comprare oggetti virtuali ha preso piede ben oltre le stupide suonerie che imperano in occidente e c'e' gente che gia' si guadagna da vivere vendendo byte di informazione. Il mercato PC in questo scenario asiatico trionfa e quello delle console fatica ad imporsi proprio per le limitazioni delle macchine. Gli sviluppatori koreani sono dotati di conoscenze approfondite per lo sviluppo di mondi online che continuano a crescere, ma quando si tratta di fornire un prodotto chiuso per una console non sanno dove sbattere la testa.

Quanto manca prima che ci sia una fusione di mondi virtuali che dia origine al primo metaverso ? Forse molto meno di quanto si sarebbe mai potuto pensare.

Rush Hour by Stuck in Customs
[via gamesetwatch]

Salviamo la foresta di Totoro

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"Quando ho visto per la prima volta Totoro ho capito che c'era un altro artista che condivideva il sogno di camminare e vivere in una foresta selvaggia. Infatti ogni film di Miyazaki apre dei sentieri segreti nella foresta originale della nostra mente. E tutti abbiamo bisogno di addentrarci in quei percorsi il piu' possibile".
- Charles Vess

Il "Totoro Forest Project" e' nato da una idea degli artisti della Pixar Enrico Casarosa, Ronnie del Carmen, Dice Tsutsumi e Yukino Pang per salvare la foresta di Sayama, anche nota come foresta di Totoro, perche' e' li' che Miyazaki si e' ispirato per il suo film piu' bello. Oltre 200 illustratori, fumettisti, scultori e animatori hanno donato opere originali realizzate espressamente per il progetto.

Come out and play by Charles Vess

Sweet Nothings

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Nei cartoon di Bob-Rz l'ingrediente (non troppo) segreto e' una dose di cinico, sarcastico realismo. Le situazioni sono le piu' fantasiose, e tutto puo' succedere, ma comunque vada, sara' un insuccesso (come quando la scarpina di cristallo di Cenerentola cede di schianto).

Il sorriso comunque e' garantito. Viene proprio da pensare che nella vita non ci puo' essere il dolce senza l'amaro.

"Time for din din" detail (c) Bob-Rz

Sono una foglia nel vento...

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Joss Whedon, dopo aver portato avanti l'allegra sagra del paletto di frassino per 7 (piu' 5 con Angel) stagioni, e' passato a scrivere una space opera, "firefly" sulla quale i critici si sono divertiti ad affondare i canini. La lucciola ha resistito per soli 11 episodi, e poi e' stata cancellata. Di solito se un "prodotto" non funziona subito e' destinato al sempiterno oblio, ma Whedon e' uno scrittore che crede fino in fondo nei suoi progetti. Grazie al supporto dei fan e' riuscito a trasformare la serie in un film: "Serenity", riunendo lo stesso cast originale, senza nomi di richiamo, ma con attori decisamente perfetti per la parte ed un clima sul set davvero eccezionale, ha confezionato un film molto ben riuscito, nonostante il budget ristretto.

Poked Studio

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Poked studio e' una compagnia di web designer in grado di produrre dal wallpaper al flash, dal blog fighetto al gioco vero e proprio. Il tutto con un occhio di riguardo al mondo del retrogaming, e non solo. Il nome infatti ricorda l'oramai leggendario comando basic per il Commodore 64 con il quale era possibile compiere le nefandezze piu' oscure nei meandri della memoria del sistema.

L'inarrivabile Lulu

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Louise Brooks, icona di bellezza ipnotica indissolubilmente legata alla caratteristica pettinatura a caschetto, diva del muto del XX secolo, disinibita sex symbol ante-litteram per le sue foto ardite, critico cinematografico, ballerina per le Zigfield Follies, commessa e cortigiana, ossessionata per tutta la vita dal demone dell'alcool, musa ispiratrice di Valentina di Crepax e di decine di altri artisti, da Madonna a Jonathan Demme. Lulu, come viene amabilmente definita per il suo ruolo piu' celebre, riusci' a mandare in tilt il meccanismo dei media quando l'interazione tra medium diversi era ancora agli inizi.

Neil Gaiman cosi' la fa definire al personaggio di Czernobog in American Gods: "la migliore attrice americana". Fu di certo una delle personalita' piu' affascinanti di Hollywood.

Louise Brooks Society
Louise Brooks su imdb
louisebrooks.com.
pinterest

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BBC Arena documentary on Louise Brooks (1986)







Louise Brooks - Complete Segment from Howard Hawks' "A Girl in Every Port (1928)"




Looking For Lulu - Documentary (1998)




Louise Brooks Dancing (1929)




Louise Brooks, Discovery of a Lost Girl (1928)