Nihon no Kotowaza

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Deru kui wa utareru ("il chiodo che sporge viene martellato") e' un proverbio tipico giapponese (Kotowaza) che mostra quell'aspetto della cultura che tende ad uniformare la personalita' dell'individuo in favore del gruppo, piuttosto che privilegiare l'individualita'. Ci sono diversi siti con le liste di saggi motti che riescono nella loro sintesi a mostrare aspetti interessanti della cultura nipponica in comune oppure che non corrispondono a comportamenti di quella occidentale:
wikiquote,proverbi sengoku, thinkexist, kotowaza, cultura giapponese,

Alcuni esempi:

Saru mo ki kara ochiru ("Anche le scimmie cascano dagli alberi").

Koketsu ni irazunba koji o ezu ("Se non entri nella tana della tigre, non le prenderai il cucciolo", ovvero "chi non risica non rosica").

Seiten no heki-reki ("Un tuono con il cielo sereno", ovvero "una sorpresa inaspettata").

I no naka no kawazu taikai o shirazu ("Una rana in un pozzo non ha idea del mare").

Kaeru no ko wa kaeru.("Il figlio di una rana e' una rana", ovvero "tale padre tale figlio")

Tonbi (or Tobi) ga taka o umu ("Un falco nato da un aquilone")

Fukusui bon ni kaerazu ("L'acqua sprecata non torna nella brocca" ovvero "Non piangere sul latte versato")

Nito o ou mono wa itto o mo ezu. ("CHi insegue due coniglie non ne prende nemmeno uno", ovvero "Chi troppo vuole nulla stringe")

image: kotowaza ("proverbio")

Un piccolo grande pianeta di retrogaming

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Little Big Planet ha gia' cominciato a diffondere il suo fascino grazie alle invenzioni della community. Risultano particolarmente riuscite e decisamente buffe alcune reinterpretazioni di classici del passato.

In Galaga l'eroe sale a bordo della navetta e comincia a sparare matite appuntite verso gli alieni, appesi con una catenella ai loro colleghi dei piani alti. I proiettili ricadono goffamente poco piu' in la dopo aver colpito o mancato il bersaglio.

In Gradius l'astronave si muove in uno spazio che sembra uno sfondo teatrale e gli alieni avanzano minacciosamente in sincronia appesi ad apposite bacchette colorate che li sorreggono nel vuoto.

Non manca Donkey Kong.

Il gioco dev'essere divertente da giocare, ma risulta strepitoso da guardare, nel suo mix di retrogame dal sapore di muppets e' esilarante e diventa una pietra miliare in un 2008 gia' molto ricco di classici.

Physic Tetris

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99 Bricks e' una delle migliori reinterpretazioni del classico di Alexey Pajitnov.

Come gia' successo per Physics Invader viene introdotta la fisica. I tetramini scendono e, a differenza dell'originale, non scompaiono se si fa una riga completa, ma possono scivolare giu' dal bordo della piattaforma alla base. Lo scopo del gioco e' creare una torre piu' alta e stabile possibile. All'inizio tutto procede per il meglio, poi, con il crescere della quota, l'elasticita' strutturale induce pericolose vibrazioni, e all'improvviso si fa la conoscenza di alcune delle problematiche dei progettisti di grattacieli (vento ?! e che sarai mai un po' di vento.).

Una esperienza esilarante. 99 pezzi da perdere sembrano un infinita', e mentre ci stiamo gia' beando di saper costruire la nuova torre di Babele, arriva il primo, catastrofico crollo...

via Giavasan