Jack Vettriano

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Jack Vettriano e' un ex minatore scozzese che un giorno ha dipinto due quadri per gioco e li ha venduti in un concorso locale. Anni dopo il suo capolavoro, riprodotto a fianco, e' stato aggiudicato all'asta per 1 milione di euro ed e' stato dipinto con l'ausilio di un manuale di illustrazione ("The Illustrator's Figure Reference Manual", 1987, 17$). I critici lo snobbano come se non esistesse e lo ritengono un bluff, il pubblico lo ama ed e' in armonia con le sue atmosfere erotiche e un po' pacchiane... diciamo vettriane.

Singing Butler (detail)
by Jack Vettriano

Il Quaderno della Morte

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Death Note e' un manga, un anime in 37 episodi e una serie di film per il cinema. Un quaderno nero viene lasciato cadere sulla terra (queste cose succedono sempre e solo in Giappone !) e viene raccolto da uno studente geniale ma terribilmente annoiato di nome Light. Scrivendo il nome di qualcuno sulle pagine questi morira' nel giro di 40 secondi. Il piano di Light, ingenuo ma terribile, e' di uccidere tutti i criminali per creare un mondo migliore. Questa semplice premessa e' l'inizio di una sfida di intelligenza tra lo studente e il migliore aiutante della polizia, L, deciso a fermare il piu' terribile assassino seriale mai esistito.

Il protagonista della storia e' tutt'altro che un personaggio positivo ed e' molto intrigante quanto ogni azione venga compiuta pensando a come verra' letta dall'avversario e quali saranno le sue conseguenze, esattamente come in una partita a scacchi.

Light e Ryuk © 2006 Madhouse

Wii Fit

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wii fit e' molte cose insieme: introduce una nuova periferica molto semplice ma innovativa, una bilancia in grado di percepire i movimenti del baricentro, e' uno dei piu' sofisticati software per il training, e' il piu' evoluto simulatore di sci disponibile in casa, e' un dispositivo con una vocina ipnotica (che ricorda i fuchikoma agli amanti Ghost in the Shell) in grado di far sentire in colpa i pigri, e' il seguito ideale di wii sports, e' un ulteriore asso nella manica di nintendo ma e' anche, soprattutto, un successo mondiale.

Satoru Iwata, presidente della seconda compagnia (dietro Toyota) dello stato con la seconda economia piu' grande del mondo, dimostra come il gioco, la semplicita', l'empatica con le persone (e non solo clienti o peggio limoni da spremere), paghino molto, ma molto di piu' delle furbesche analisi di marketing di microsoft e dell'ottuso sfoggio di muscoli di sony.

Wii Fit by nintendo

Will Murai

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Will Murai

Will Murai e' un illustratore e fumettaro giapponese di terza generazione nato e cresciuto in Brasile, che intinge il pennello nell'ironia. Il suo tratto e' soffice e morbido e le immagini sono una gioia da guardare.

Pochissime persone sanno che il suo secondo nome è 秀樹 "Hideki", nome dato da sua nonna, che è stata la prima a trasferirsi dal Giappone al Brasile.

Recentemente ha riscoperto la cultura e la storia dei suoi antenati e ha trovato questo patrimonio molto affascinante. Questo lo ha pesantemente influenzato, e lo ha ispirato a creare il suo sito per mostrare le opere d'arte che ha fatto ultimamente.

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cover for Zupi magazine #5
by Will Murai


Anche i giapponesi nel loro piccolo...

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Keiko Ichiguchi, dopo "Perche' i giapponesi hanno gli occhi a mandorla", continua a disegnare e raccontare il paese del Sol Levante con il suo punto di vista molto speciale, visto che e' nata e cresciuta a Osaka ma vive e lavora da tanti anni in Italia, a Bologna. Kaiko e' una delle poche persone in grado di fare confronti, analisi e paralleli fra i suoi due paesi, che hanno tantissime cose in comune, ma, come e' ovvio, anche una marea di differenze culturali. I suoi aneddoti sono arricchiti da vignette umoristiche (e perfino un introvabile compendio di parolacce).

Anche i giapponesi nel loro piccolo si incazzano prende spunto da un antico proverbio giapponese che recita: "Budda non sorride mai tre volte di seguito", e in effetti anche i gentilissimi ed educati nipponici, dopo un paio di provocazioni, perdono la pazienza.

Il suo sito: keikosan, pieno di foto e informazioni sulla mangaka e scrittrice.

Intervista esclusiva alla fumettista/traduttrice Keiko Ichiguchi
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intervista su Nippop
ludicomix


Hideo Nakata

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Hideo Nakata e' cresciuto nella provincia giapponese. D'estate vicino alla casa dove passava la villeggiatura c'era un sinistro pozzo. Si diceva che fosse profondissimo e aleggiavano tante storie paurose (un comune passatempo nella stagione calda). I fantasmi asiatici, al riparo dalle penalita' karmiche delle credenze buddiste, si rivelano particolarmente rancorosi (Ju On) e vendicativi (Ringu).

Anni dopo il regista, con quest'ultimo film, ha "sdoganato" in occidente l'horror nipponico, fatto di atmosfere snervanti, silenzi e spesso nemmeno una goccia di sangue. Ha diretto sia il sequel giapponese che il sequel americano e ne ha tratto due film completamente diversi. Ma dopo la distruzione della videocassetta maledetta Nakata trova poco stimolante un ritorno di Sadako su DVD. Si e' dedicato invece a "L change the world", presentato a Udine al Far East Film Festival, e spin off della serie di film di "Death Note", tratti dal manga omonimo di Tsugumi Ohba.

Per approfondire la conoscenza di alcuni miti e retroscena dell'immaginario culturale e come questi si leghino ai concetti del buddismo e dello shintoismo c'e' una "Guida per capire gli horror giapponesi".

Sadako (da Ringu)