Una "Spudorata di Talento" la definisce Rolling Stone, recensendo il suo disco in modo molto positivo. C'è come un sottolineare che Francesca Calearo in arte Madame scrive benissimo per avere solo 19 anni, ma l'età non conta quando si hanno le idee molto chiare.
La sua musica e il suo stile molto personale, la sua voglia di essere sempre solo sé stessa, in modo profondo, sarcastico e autoironico, Madame gioca a prendersi dannatamente sul serio e poi ci ride su. Le sta azzeccando tutte, a partire dallo pseudonimo, così semplice eppure speciale, il modo in cui ha affrontato il palco più famoso d'Italia, uscendone trionfante, la scelta di una canzone perfetta per lei in quel momento, mentre si presentava al mondo, essendo già perfettamente nota nell'ambiente, e poi le interviste a prendersi gioco dei giornalisti e dei loro cliche.
L'Italia sforna un altro talento, una ragazza che sa padroneggiare ogni aspetto delle sue produzioni, che varia di brano in brano, di produttore in produttore restando sempre ben riconoscibile nel suo stile unico. La musica sembra quasi andarle già stretta poco dopo il grande esprdio, così tanto talento, così tanta disciplina, così tanta carne e sangue e significato in ogni verso. Speriamo ne abbia voglia a lungo. Intanto il disco va a ruba.
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